Roma in crisi: sconfitta contro il Verona e una panchina a rischio per Juric

La Roma continua a vivere un momento di grande difficoltà, subendo una sconfitta per 3-2 in trasferta contro il Verona. Questo risultato si aggiunge al terzo ko nelle ultime quattro gare di Serie A e intensifica le pressioni sulla panchina di Juric. Con soli 13 punti raccolti in 11 partite, i giallorossi si trovano ora in undicesima posizione, mentre il Verona, con questa vittoria, si riscatta dopo tre sconfitte consecutive, raggiungendo il dodicesimo posto in classifica con 12 punti.

Un inizio di gara frastornante

La partita inizia con una Roma che sembra determinata a trovare il ritmo giusto. Al 2′, Dovbyk ci prova con un tiro, ma la conclusione finisce fuori. Tuttavia, è al 12′ che arriva il primo brivido per i giallorossi: Zalewski realizza un gol, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Dopo questo episodio, al 13′, il Verona colpisce in contropiede. Un errore clamoroso in disimpegno di Zalewski consente a Tengstedt di intercettare il pallone e presentarsi solo davanti a Svilar, chiudendo l’azione con un preciso tiro sul palo lontano: 1-0 per i padroni di casa.

Nonostante il vantaggio, il Verona non sembra in controllo totale. La Roma prova a reagire al 25′ con una bella azione che si conclude con un’ottima parata di Montipò. La pressione aumenta e al 28′ gli sforzi giallorossi vengono premiati: Soulé riesce a segnare, ricevendo una palla da Zalewski, e con un colpo di tacco insacca il gol del pareggio. La Roma sembra riprendersi, ma il Verona non si fa intimidire e al 34′ Magnani riporta i gialloblù in vantaggio con un colpo di testa da un calcio d’angolo, siglando il 2-1 e lasciando i giallorossi ancora a rincorrere.

Un’espansione di emozioni nel secondo tempo

L’inizio della seconda frazione di gioco vede la Roma ripresentarsi con più determinazione. All’8′ minuto, Dovbyk riesce a pareggiare nuovamente le sorti del match. L’attaccante, approfittando di una buona distribuzione del pallone da parte di Celik, mette a segno il 2-2, battendo Montipò in un contrasto con Magnani. L’inerzia della partita sembra a favore della Roma, che spinge per cercare il sorpasso.

Tuttavia, entrambe le formazioni cominciano a cambiare i propri effettivi per cercare di aggiudicarsi il match. Zanetti effettua cambi significativi, introducendo Mosquera e Harroui, mentre Juric risponde con un triplo cambio, con l’ingresso di El Shaarawy, Cristante e Dybala, con l’intento di dare una scossa alla squadra. Nonostante l’imbattibilità scoperta, né la Roma né il Verona riescono a realizzare il gol della vittoria in questa fase.

La tensione cresce nei minuti finali e l’andamento del match diventa sempre più frenetico. La Roma si spinge in avanti, e Dybala sfiora il sorpasso con un calcio di punizione che colpisce l’incrocio dei pali, mentre El Shaarawy trova un’altra occasione di portare in vantaggio i giallorossi, ma la sua conclusione viene respinta sulla linea di porta.

Il gol decisivo e l’espulsione

A pochi minuti dalla fine, il Verona riesce a colpire nuovamente. All’89′, Harroui segna il gol partita, dopo una bella azione avviata da Livramento, che smarca il compagno in area: un colpo sicuro che spiazza Svilar e riporta il risultato sul 3-2. Con questo gol, il Verona ottiene tre punti fondamentali per la morale della squadra, già provata da una serie di sconfitte.

Il dramma per il Verona non finisce qui, poiché Livramento riceve un cartellino rosso al quinto minuto di recupero, per un intervento falloso su El Shaarawy. Così, i gialloblù terminano la partita in dieci, in una situazione che complicherà la gestione finale degli interventi da parte dei giocatori in campo.

Questa sconfitta per la Roma accresce le preoccupazioni per il futuro della squadra, con le prossime gare che si prospettano decisive per il proseguo della stagione e per il destino di Juric sulla panchina giallorossa. Con una classifica da rivedere e una prestazione da migliorare, la Roma dovrà riflettere e reagire prontamente per evitare ulteriori passi falsi.

Published by
Valerio Bottini