Napoli è nota per vichi e luoghi storici, tra i quali le chiese, con tesori preziosi. Lì si trova anche un campanile, antico e suggestivo.
Tutta Napoli è uno spettacolo straordinario di tesori preziosissimi, che siano sotto gli occhi curiosi dei turisti o dello sguardo privilegiato degli archeologi.
Tra vicoli, strade strette e secolari ed altri luoghi storici, è impossibile stimare quanto tempo servirebbe per visitare la città con la dovuta calma per apprezzare il suo patrimonio.
Napoli è anche nota per le sue chiese e cripte. Basti pensare a San Gennaro e San Severo o all’intero Rione Sanità.
Ma a Napoli si trova anche un campanile veramente antico ed estremamente suggestivo. Questo luogo non è forse noto a tutti ma vale la pena scoprirlo.
Il bellissimo campanile della Pietrasanta
Il Campanile della Pietrasanta, situato nel centro storico di Napoli, è uno dei campanili più antichi d’Italia, risalente al X-XI secolo. Costruito in mattoni e decorato con elementi romani probabilmente provenienti dal Tempio di Diana, presenta finestre a battente con archi a tutto sesto e colonne in marmo. Fa parte del complesso della Chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, un luogo intriso di storia e leggenda.
Nel XVII secolo fu ricostruita in stile barocco sotto la direzione di Cosimo Fanzago, divenendo la prima chiesa napoletana dedicata alla Vergine Maria. Nel corso dei secoli l’edificio ha avuto diversi usi, tra cui quella di caserma dei vigili del fuoco, ed è stato gravemente danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale. Restaurato nel 1976, è oggi riaperto al pubblico e ospita manifestazioni culturali sotto forma di auditorium.
Simbolo e leggenda locale
Le leggende locali arricchiscono il fascino di questo luogo. Si dice che in passato un demone a forma di grosso maiale invadesse questa zona, terrorizzando la gente con i propri grugniti. Per fugare i timori popolari, il vescovo Pomponio fece costruire la chiesa dopo aver ricevuto un sogno in cui la Vergine gli chiedeva di costruire un tempio sul precedente luogo di culto pagano, trovando che la pietra era nascosta da un tessuto celeste. Questa pietra è custodita nella chiesa e diventa simbolo di tolleranza per i credenti che la baciano. Inoltre, i vescovi celebrano da tempo il rito annuale del sacrificio di una scrofa per allontanare gli spiriti maligni.
La chiesa è detta “della Pietrasanta” proprio per questa pietra simbolica e per la leggenda che la circonda. Si ritiene inoltre che sotto la piazza sia sepolto Papa Evaristo, altro elemento che contribuisce al fascino storico e mistico di questo luogo, oggi patrimonio culturale del centro storico di Napoli.