Sal Da Vinci, noto artista napoletano, si prepara a tornare sul mercato musicale con un nuovo album intitolato “Rossetto e caffè”, dopo una pausa di tre anni e mezzo. In un’intervista esclusiva con la redazione di CalcioNapoli24, ha condiviso dettagli sulla sua carriera, le sue radici, il suo amore per Napoli e il suo legame con personaggi chiave del mondo calcistico, come Aurelio De Laurentiis e Luciano Spalletti.
Il brano “Rossetto e caffè” rappresenta un importante punto di partenza per il nuovo progetto musicale di Sal Da Vinci. Collaborando con Vincenzo D’Agostino e Luca Barbato, ha creato un’opera che riflette l’intensa connessione emotiva e culturale con la sua città natale, Napoli. Sal spiega di aver già scritto le canzoni mesi fa, ma il processo di finalizzazione richiede tempo e dedizione. La meticolosità è una parte integrante del suo approccio artistico, che si riflette nella qualità del suo lavoro.
“Rossetto e caffè” non è solo una canzone, ma è il biglietto da visita di un album che mira a rispecchiare l’essenza di Sal come artista e uomo. Vivendo un periodo di intensa creatività, il cantautore auspica che le nuove canzoni possano raggiungere lo stesso successo del brano di apertura. La fusione di elementi tradizionali napoletani con sonorità moderne è ciò che Sal Da Vinci spera di rappresentare con questo album.
Sal Da Vinci è nato a New York, ma si considera un autentico napoletano. Dopo la nascita, ha vissuto nella Grande Mela per solo un anno, prima di trasferirsi a Napoli con la famiglia. Questa esperienza ha esemplificato la dualità della sua identità, influenzando profondamente la sua musica e la sua visione della vita. Il padre, un cantante di successo negli Stati Uniti, ha sicuramente avuto un impatto significativo sulla sua carriera, ma è la cultura napoletana che ha plasmato la sua arte e il suo modo di essere.
La napoletanità occupa un posto speciale nel cuore di Sal, fungendo da motore per le sue aspirazioni artistiche. L’amore per Napoli è una forza trainante nella sua vita e carriera, simbolo di passione e autenticità. Sal riconosce di essere stato influenzato dal suo ambiente e dalla storia della sua città, un elemento che rimane centrale nel suo lavoro. Questo legame ha alimentato il suo desiderio di esprimersi attraverso la musica e di portare avanti la tradizione artistica partenopea.
Sal Da Vinci si è espresso su Giovanni Di Lorenzo, un giocatore che ha suscitato discussioni durante l’estate. Secondo Sal, Di Lorenzo è un grande professionista, e pur essendo oggetto di speculazioni, ha sempre dimostrato il suo impegno e la sua dedizione al Napoli. L’artista sottolinea l’importanza di rispettare la sensibilità dei giocatori, evidenziando la necessità di stabilità e armonia all’interno della squadra, soprattutto dopo una vittoria importante come quella dello scudetto.
L’assegnazione dello scudetto al Napoli ha rappresentato un momento di grande gioia collettiva per i tifosi e per Sal stesso. Rivivendo l’emozione di questo traguardo, Sal ha condiviso ricordi di abbracci e celebrazioni che hanno unito la città in un’unica voce. Questo trionfo ha incoraggiato un senso di comunità e di orgoglio, rendendo il momento ancor più speciale in un contesto di sviluppo e crescita per Napoli.
Il passaggio di Antonio Conte alla guida del Napoli è stato accolto con ottimismo da Sal, che evidenzia la lucida strategia del presidente Aurelio De Laurentiis per riportare il club ai vertici. Sal crede che il nuovo allenatore possa apportare una rinvigorita energia alla squadra, e che la sua esperienza e le sue direttive siano essenziali per il progetto che De Laurentiis ha in mente. L’artista sente di avere fiducia nelle scelte del presidente e nell’intenzione di costruire un futuro di successi.
Parlando della scena musicale attuale, Sal Da Vinci ha espresso apprezzamento per artisti emergenti come Geolier, che rappresentano una nuova onda di talenti. Ha messo in evidenza come alcuni giovani artisti siano in grado di esprimere storie e emozioni autentiche, dando vita a una nuova e vibrante cultura musicale. Sal sostiene che ci sia una grande necessità di qualità e sostanza nella musica, piuttosto che semplici tendenze.
Sal ha raccontato un curioso incontro con Lucio Dalla, durante il quale volle rendere omaggio a Renato Carosone. Questa esperienza sottolinea non solo la storicità dei legami tra artisti, ma anche come la musica possa unire le persone in modi inaspettati. Il ricordo di quell’incontro non è solo un aneddoto, ma rappresenta l’eredità culturale che Sal Da Vinci continua a onorare nella sua carriera.
Ricordando le sue esibizioni nello stadio Diego Armando Maradona, Sal non può fare a meno di evocare l’emozione unica di cantare per una folla di tifosi appassionati. La connessione tra la musica e il calcio è profonda per lui e per molti napoletani, rendendo ogni performance un evento memorabile e carico di significato.
La musica, come il calcio, costituisce un aspetto fondamentale dell’identità napoletana e continua a rappresentare un elemento di unione per la comunità. La storia di Sal Da Vinci è un riflesso di questa sinergia, che continuerà a prosperare nel tempo.