Con il rinnovo dei contratti, i salari dei lavoratori italiani mostrano segnali positivi di crescita, rompendo la stagnazione post Covid. Settori come l’industria e i servizi vedono un incremento delle retribuzioni contrattuali, trainati dagli aumenti stabiliti nei settori della manifattura, del credito, delle assicurazioni e del commercio.
Situazione differenziata nella Pubblica amministrazione
Mentre nel privato si registra una crescita sostenuta, la Pubblica amministrazione attende ancora i rinnovi contrattuali per il triennio 2022-2024. L’incremento retributivo è rallentato, con l’unico sostegno dell’indennità di vacanza contrattuale per i dipendenti delle amministrazioni non statali, come riportato dall’osservatorio Istat su contratti e retribuzioni.
Crescita delle retribuzioni nel 2024
L’osservatorio Istat riporta che la retribuzione oraria media è aumentata del 3,6% a giugno 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’indice delle retribuzioni contrattuali orarie mostra un aumento dell’1,2% rispetto al mese precedente e del 3,6% rispetto a giugno 2023. Gli incrementi più significativi sono stati registrati nell’industria, nei servizi privati e nella pubblica amministrazione.
Confronto con l’inflazione
L’Istat fornisce anche dati sull’inflazione, che a giugno 2024 è dell’1,2% per l’indice generale e del 1,9% per la componente di fondo. Si nota un rallentamento nella crescita dei prezzi del “carrello della spesa” e dell’inflazione di fondo. Questi dati offrono un contesto per valutare la crescita dei salari rispetto all’andamento dei prezzi.
Settori in crescita e invarianza
Alcuni settori evidenziano aumenti significativi, come legno, carta e stampa , credito e assicurazioni e metalmeccanico . Altri settori, come farmacie private, telecomunicazioni, ministeri, forze dell’ordine, forze armate e vigili del fuoco, registrano incrementi nulli. Questi dati riflettono le differenze di crescita salariale tra i diversi settori dell’economia italiana.