Nei primi giorni di gennaio, la Campania ha visto un elevato afflusso di consumatori nei negozi, con un giro d’affari registrato di circa 125 milioni di euro. Secondo un’indagine del centro studi di Confesercenti Campania, le famiglie campane si sono attivate intensamente per approfittare delle promozioni, attestando la propria presenza nei centri commerciali e nelle vie dello shopping. L’analisi dei dati mette in luce la rilevanza economica di questo fenomeno stagionale, evidenziando tendenze di acquisto che meritano di essere approfondite.
Un afflusso considerevole di consumatori
Nel periodo che va dal 4 gennaio fino all’Epifania, circa 550mila famiglie si sono messe in moto per cercare abbigliamento e calzature in saldo. Questo dato è supportato da un sondaggio Ipsos per Confesercenti Nazionale, che mostra come il 45% dei consumatori campani sia già attivamente coinvolto negli acquisti. Sabato scorso è stato il giorno clou, con un 30% di famiglie dedicate alla “corsa agli acquisti”, seguito da un 10% nella giornata successiva, e il resto di questa settimana ha visto un lungo prolungamento delle vendite, grazie ai festeggiamenti dell’Epifania, attese da molti per gli acquisti dei tradizionali dolciums e giocattoli.
Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania, ha commentato l’ottimo andamento dei saldi, notando come il crescente numero di consumatori si traduca in introiti significativi per il commercio locale. La spesa media per famiglia si attesta intorno ai 210 euro, un dato che dimostra l’impatto positivo delle vendite sulla salute economica delle piccole e medie imprese. Inoltre, la presenza di turisti, particolarmente accentuata tra Napoli e l’intera Campania, è stimata contribuire con ulteriori 25 milioni di euro.
La preferenza per i negozi fisici
Nonostante il crescente utilizzo dei canali online per gli acquisti, la maggior parte dei consumatori campani continua a preferire i negozi fisici. Questo è un segnale importante per le attività commerciali locali, poiché non solo favorisce la fidelizzazione dei consumatori, ma rafforza anche i legami con i commercianti. Un dato nazionale evidenzia che otto italiani su dieci optano per negozi reali per almeno un acquisto durante i saldi. Questa tendenza si riflette positivamente sulle economie locali, che traggono beneficio dalla scelta di fare spese nei quartieri e nei centri storici.
Il predominio dei negozi di prossimità non solo offre un’esperienza di acquisto più immediata e coinvolgente, ma contribuisce anche a mantenere viva l’economia delle piccole imprese, altrimenti minacciate dall’e-commerce. Questo scenario evidenzia l’importanza di promuovere una cultura dell’acquisto consapevole, che valorizza la qualità dei prodotti e il servizio diretto al cliente.
I prodotti più desiderati dai consumatori
Le scelte dei consumatori per questi saldi invernali vedono primeggiare diversi articoli. Secondo l’indagine condotta, all’apice delle preferenze si trovano abbigliamento come maglioni e felpe, scelti dal 51% degli acquirenti. Le calzature seguono da vicino, con il 49% delle segnalazioni, mentre gonne e pantaloni sono indicati dal 31%. Questa varietà di scelta manifesta un interesse generale per il settore moda, stimolato sia da necessità pratiche che da tendenze recenti.
Altri articoli rilevanti nelle lista dei desideri includono intimo, camicie, borse e capispalla, tutte categorie che contribuiscono a comporre un quadro variegato delle preferenze di acquisto. Anche accessori come foulard e gioielli, insieme ad abiti e completi, trovano un loro spazio nelle scelte dei campani. L’analisi mostra chiaramente come la voglia di rinnovare il proprio guardaroba, in vista della nuova stagione, sia forte e motivata da fattori sia pratici che estetici.
Il mercato dei saldi invernali in Campania rappresenta quindi un’importante opportunità per il commercio, che dimostra di saper attrarre un numero significativo di consumatori. Le prossime settimane potrebbero continuare a vedere una partecipazione attiva, con l’auspicio di un rafforzamento della crescita economica locale.