La domenica dello sport lucano ha preso una piega inaspettata e drammatica. Durante un’emozionante partita di Promozione tra la squadra di casa e la Viribus Potenza, un tifoso di 48 anni ha subito un infarto negli spalti. Grazie al rapido intervento di un giovane arbitro, Saverio Candela, e di alcuni spettatori, la situazione è stata prontamente gestita, portando a un salvataggio miracoloso. Questo straordinario episodio evidenzia l’importanza della preparazione e della tempestività in situazioni di emergenza, e si colloca nel contesto di una giornata sportiva ricca di tensione e passione.
La dinamica dell’emergenza in tribuna
Durante il match che si è svolto a Pietragalla, nel cuore della Basilicata, l’atmosfera era tesa e vibrante, tipica di una gara di campionato che coinvolge due squadre locali. Tuttavia, l’euforia dei tifosi è stata bruscamente interrotta da un evento tragico: un uomo di 48 anni ha accusato un malore, collassando sugli spalti. Le urla disperate dei presenti hanno attirato l’attenzione di Saverio Candela, arbitro della sfida, che in quel momento stava dirigendo il match.
Candela, 23 anni e della sezione Aia di Moliterno, ha immediatamente compreso la gravità della situazione e si è precipitato in tribuna. Solo pochi secondi dopo, già in azione, ha trovato due persone che tentavano di eseguire un massaggio cardiaco sull’uomo colpito. Il giovane arbitro, mostrato un notevole sangue freddo, ha preso in mano la situazione, localizzando il defibrillatore disponibile e attivandolo in modo appropriato. Una coordinazione rapida e precisa, che ha fatto la differenza tra la vita e la morte.
Intervento cruciale con il defibrillatore
La rianimazione cardiopolmonare insieme all’uso del defibrillatore ha rappresentato l’azione cruciale in questo evento. Dopo che l’apparecchio è stato attivato, è stata erogata una scarica elettrica che ha permesso di ristabilire un ritmo cardiaco normale. Gli spettatori che hanno assistito a questa scena hanno riportato che, durante l’intervento, il clima all’interno dello stadio è diventato pesante, carico di preoccupazione e speranza. Questo tipo di emergenza è imprevedibile ed è il risultato di una serie di fattori, tra cui lo stress di una partita e, in alcuni casi, condizioni mediche preesistenti.
Il rapidissimo trasporto dell’uomo al pronto soccorso, effettuato dal 118 Basilicata, ha poi confermato l’efficacia dell’intervento. Portato all’ospedale San Carlo di Potenza, il tifoso è stato ricoverato, ma le notizie confortanti sull’evoluzione della sua salute hanno immediatamente fatto il giro della comunità. Grazie al tempestivo intervento e a un efficace protocollo di emergenza, l’uomo è ora fuori pericolo e può contare su un recupero completo.
L’epilogo di una giornata sportiva drammatica
La giornata sportiva di Pietragalla, pur caratterizzata da un evento imprevisto e drammatico, ha dimostrato l’importanza di essere preparati ad affrontare situazioni impreviste. Questo episodio, che ha toccato non solo i tifosi ma anche i giocatori e gli organizzatori, ha portato alla ribalta il tema dell’importanza della formazione in pronto soccorso nel mondo sportivo.
A pochi istanti dal malore del tifoso, è giunta notizia che un giocatore della Fiorentina, Edoardo Bove, ha anch’esso acciuffato un malore. Sebbene gli eventi siano distinti, l’attenzione verso la salute e la sicurezza nel mondo dello sport si è intensificata, rendendo evidente che anche nelle situazioni apparentemente più controllate c’è sempre spazio per il rischio. L’episodio di Pietragalla si inserisce dunque in un contesto più ampio, dove la salvaguardia della vita e la professionalità di chi si occupa di sport vanno di pari passo.