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Salvataggio straordinario: papà e figli dispersi nelle montagne di Avellino

Salvataggio straordinario: papà e figli dispersi nelle montagne di Avellino - Ilvaporetto.com

Una domenica da incubo si è trasformata in un lieto fine, grazie all’intervento tempestivo dei soccorritori. Un padre di 42 anni e i suoi due piccoli figli, di 10 e 5 anni, sono stati salvati dopo essersi smarriti durante un’escursione nei monti avellinesi, in un’esperienza che ha messo alla prova i limiti della resistenza e della fortuna. L’episodio, avvenuto il 18 agosto 2024, suona come un campanello d’allarme sulle insidie del trekking, specialmente con l’approssimarsi di condizioni meteorologiche sfavorevoli.

L’escursione che si trasforma in un incubo

L’inizio dell’escursione

La famigliola, in vacanza ai piedi del rifugio TOPPO DEL MONACO, nel comune di Pietrastornina, inizialmente si godeva una giornata di sole. Accompagnati dal loro cane pastore svizzero, Rama, sono partiti per una meritata escursione. Un pensiero comune tra le famiglie in vacanza è quello di trascorrere del tempo all’aria aperta e fare attività fisica insieme. Tuttavia, la natura può rivelarsi imprevedibile e l’incoscienza di sottovalutare il meteo può condurre a situazioni molto rischiose.

L’imprevisto

Durante la loro avventura, le condizioni atmosferiche sono cambiate repentinamente. Un violento acquazzone, che ha sorpreso i tre sulla montagna, ha reso la situazione critica. La visibilità è diminuita drasticamente e il terreno è diventato scivoloso, complicando la possibilità di ritornare sui propri passi. Aggrappandosi all’istinto e al senso di orientamento, il padre ha cercato di mantenere la calma, ma dopo ore di ricerche infruttuose, è stata evidente la necessità di chiamare i soccorsi.

L’intervento dei soccorsi

L’allerta lanciata dal papà

Circa alle 18:30, il padre ha preso la determinazione di contattare le autorità. Con il cuore in ansia, ha richiesto un intervento urgente ai Vigili del Fuoco di Avellino, descrivendo la loro posizione il più dettagliatamente possibile. La sala operativa ha subito attivato i protocolli di emergenza, mobilitando le squadre necessarie per un’operazione di ricerca e salvataggio in condizioni di difficoltà.

L’organizzazione dell’operazione di salvataggio

La risposta è stata rapida e coordinata. Un’équipe specializzata è stata inviata nell’area, insieme a un carro luce per illuminare il percorso durante la notte, che si stava rapidamente avvicinando. L’operazione è stata ulteriormente supportata da un’unità di topografia applicata al soccorso e da una squadra dal distaccamento di Bonea del Comando di Benevento. A queste forze si è unita anche la CNSAS , che ha portato con sé preziose competenze per muoversi in ambienti impervi.

Il salvataggio e la situazione finale

Le difficili condizioni di ricerca

La notte ha messo in difficoltà i soccorritori, che hanno dovuto procedere in mezzo alla pioggia incessante e al terreno impervio. Una comunicazione costante tra il gruppo dei soccorsi e il papà smarrito ha permesso di mantenere un contatto vitale. Grazie alla perseveranza e alla professionalità dei soccorritori, dopo un’intensa e lunga ricerca, i tre sono stati finalmente rintracciati e messi in sicurezza.

Il ritorno in sicurezza

Una volta trovati, il padre e i due bambini erano in buone condizioni, seppur spossati e provati dall’evento. Sono stati accompagnati in un luogo sicuro, dove sono stati visitati dai sanitari del 118. Fortunatamente, non si è reso necessario il ricovero ospedaliero. Il loro salvataggio ha coinvolto anche i Carabinieri della Stazione di Pietrastornina e la Protezione Civile di Cervinara, che si sono presi carico dell’assistenza logistica e della gestione della situazione.

Questo episodio serve a evidenziare quanto sia cruciale pianificare le attività in montagna con la dovuta attenzione alle previsioni meteo e all’ambiente circostante. La safety in montagna non è mai un aspetto da sottovalutare.

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