La storica via dei presepi di Napoli, San Gregorio Armeno, assiste a un calo significativo delle vendite, legato a fattori economici e sociali complessi. Da un lato, l’aumento dei costi di viaggio e la crisi economica colpiscono le famiglie, dall’altro, eventi tragici riportati dalle cronache hanno influenzato l’afflusso turistico. In questo contesto, la notizia di un presunto ticket di ingresso ha creato confusione tra i visitatori.
Crisi economica e aumento dei prezzi dei biglietti
Vincenzo Capuano, presidente dell’associazione Botteghe di San Gregorio Armeno, denuncia che le spese per viaggiare in treno e in aereo sono notevolmente aumentate tra novembre e dicembre. Questo ha portato a una diminuzione dell’afflusso e delle vendite rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con perdite che si stima siano almeno del 30%. L’economia familiare risente di cambiamenti strutturali, e molti napoletani scelgono di limitare le spese legate allo svago e ai viaggi. La notizia di un presunto bilancio negativo ha quindi scoraggiato molti potenziali visitatori.
In un periodo in cui le famiglie stanno cercando di contenere i costi, il settore del turismo e delle botteghe artigiane di San Gregorio Armeno risulta quindi particolarmente vulnerabile. Le preoccupazioni legate alla crisi attuale, unite all’innalzamento dei prezzi, possono spingere i potenziali visitatori a optare per mercatini più vicini a casa, evitando spostamenti che richiedono tempo e denaro.
Eventi tragici e una crescente sfiducia
Il calo dei flussi turistici è, secondo Daniele Gambardella, un gestore di una bottega artigiana, anche il risultato di eventi drammatici avvenuti in città. Diversi incidenti tragici, inclusi l’omicidio di due ragazzi e il decesso di una turista colpita da una statuetta, hanno generato apprensione tra i visitatori. Questi eventi hanno scosso l’opinione pubblica e influenzato il modo in cui il turismo percepisce Napoli.
Le notizie allarmanti riportate dai media possono quindi aver contribuito a una minore affluenza, trasformando la voglia di festeggiare la tradizione natalizia in timore. La falsa notizia di un biglietto d’ingresso di 5 euro per accedere a San Gregorio Armeno ha ulteriormente complicato la situazione. Nonostante il Comune abbia recentemente bocciato questa proposta, la confusione rimane e gli operatori continuano a ricevere domande riguardo ai costi per entrare nella celebre strada dei presepi.
Misure comunali e impatto sul commercio locale
L’amministrazione comunale ha adottato misure come il senso unico pedonale durante il periodo festivo, che ha avuto un effetto misto sugli operatori della zona. Antonella D’Auria, una delle bottegaie più attive, ha osservato che l’ordinamento del traffico pedonale ha successo nei weekend affollati, ma può causare problemi nei momenti di minore affluenza. Molti commercianti avvertono che durante i periodi di scarso afflusso, la presenza di transenne e altre limitazioni possono risultare dannose per il business, riducendo ulteriormente le occasioni di vendita.
Tuttavia, ci sono anche operatori come Giuseppe Ferrigno che lamentano il caos creato dalla rimozione del senso unico. La difficoltà di muoversi tra i turisti rende l’esperienza meno gradevole e porta a situazioni di congestione. Queste problematiche sollevano interrogativi su come sia possibile gestire un afflusso così significativo di visitatori in un contesto di flessione economica e sociale.
Le prospettive per San Gregorio Armeno
Dopo un periodo di grande afflusso durante la fiera di Natale, che ha visto un ottimo inizio tra ottobre e novembre, è evidente che le festività natalizie non hanno portato il ritorno economico sperato. In attesa di una ripresa, i titolari delle botteghe artigiane invocano una maggiore attenzione da parte del Comune, suggerendo di anticipare l’entrata in vigore delle misure di sicurezza e ordinarie.
Con un settore che cerca di rialzarsi e combattere contro falsità e crisi, le botteghe di San Gregorio Armeno si trovano a un bivio. La speranza rimane di poter rivedere il flusso di turisti e appassionati tornare a riempire le strade nel prossimo futuro, ma per ora la situazione richiede strategie innovative e attenti sforzi comunitari.