Santacroce analizza l’imminente sfida di Torino: tattiche, giocatori chiave e il caso Kvaratskhelia

L’avvicinarsi della partita di Torino mette in evidenza le tensioni e le strategie mostrate dalle due squadre sul campo. Santacroce, ex calciatore ed esperto di tattiche, condivide significative considerazioni sul match, toccando temi come il 3-5-2 di Conte, la situazione di alcuni giocatori chiave, e un episodio controverso riguardante Kvaratskhelia. Le sue osservazioni offriranno spunti per comprendere meglio le dinamiche della partita.

Il 3-5-2 di Conte e le scelte tattiche

La configurazione difensiva

Nel contesto del 3-5-2 adottato da Conte, Santacroce evidenzia come ci sia un incremento del carico difensivo per Politano. Tale formazione implica non solo un centrocampista in più, ma anche una certa vulnerabilità nei movimenti offensivi. L’ex calciatore sottolinea che Conte, attualmente, non sembra intenzionato a modificare la struttura vincente della sua squadra, suggerendo l’idea che “squadra che vince non si cambia”. Nonostante le variazioni possano sorgere, la base di partenza sembra rimanere la stessa, vertebra sulla duttilità della difesa che potrebbe passare da tre a quattro o, in casi estremi, a cinque elementi.

Sfide in fase difensiva

Santacroce è ansioso di osservare il comportamento della difesa nella sfida contro l’attacco della Juventus. Riconosce l’importanza di Lukaku e dei suoi progressi nel recupero fisico, indicando che la sua piena forma potrebbe essere decisiva per il potenziale della squadra. Tuttavia, la difesa non può mai abbassare la guardia, considerando la potenzialità dell’attacco bianconero. Con riferimenti a figure professionali come Bonucci, Santacroce mette in evidenza la necessità di un equilibrio tra capacità di impostazione e robustezza difensiva.

Buongiorno e Rrahmani: potenziale e crescita

Analisi dei singoli

Guardando a Buongiorno, Santacroce lo definisce un giocatore di alto livello, sottolineando le sue eccellenti capacità difensive e la performance straordinaria mostrata contro il Cagliari. Rrahmani, sebbene considerato promettente, deve continuare il proprio percorso di crescita per adattarsi al ruolo di difensore. Santacroce mette in luce l’importanza della tenuta fisica e della preparazione mentale per un difensore che gioca in un sistema a quattro, notando come alcuni difensori possano sentirsi in difficoltà in un contesto così fisico.

Sfide future

Si evidenzia che Buongiorno ha tutte le carte in regola per sfruttare al meglio il suo potenziale e consolidarsi come punto di riferimento. L’opinione di Santacroce è chiara: il lavoro individuale è la chiave per la crescita di Rrahmani. Riconoscendo la necessità di lottare in ogni duello individuale, Santacroce sottolinea che il difensore deve avere anche la lucidità per affrontare situazioni di gioco più elaborate, cercando di non farsi cogliere impreparato.

Le dinamiche di Politano e il dubbio su Kvaratskhelia

Il ruolo di Politano

Discussione attorno a Politano, Santacroce suggerisce che il suo impiego come quinto di centrocampo potrebbe privarlo delle qualità che lo rendono efficace in fase offensiva. Politano si esprime al meglio quando può concentrarsi sull’azione offensiva, quindi un cambio di ruolo non sarebbe vantaggioso. La flessibilità di Mazzocchi, secondo Santacroce, potrebbe quindi essere più vantaggiosa per la squadra.

Il caso Kvaratskhelia

Infine, riguardo Kvaratskhelia, Santacroce osserva il suo adattamento a un nuovo ruolo, notando la capacità del giovane attaccante di creare pericoli quando parte dalla posizione esterna. Tuttavia, l’episodio del fallo intimidatorio, commesso da Zappa, ha suscitato opinioni miste. Santacroce esprime il suo disappunto sulla mancata ammonizione, segnalando che un giocatore che agisce in un modo del genere ha poca possibilità di raggiungere la palla. Questi comportamenti non riflettono la pulizia di gioco che dovrebbe caratterizzare il calcio moderno, aprendo la discussione su etica e fair play nel football contemporaneo.

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Redazione