In occasione della Giornata Internazionale della Disabilità, Sant’Anastasia ha ospitato la II edizione dell’evento “Siamo Tutti Imperfetti” il 1 Dicembre 2024. Durante l’evento, è stato presentato ufficialmente il Coordinamento Associazioni Italiane Disabili , un’iniziativa che nasce con l’obiettivo di riunire le diverse associazioni operanti nel settore delle disabilità, in un’unica grande rete di supporto e promozione dei diritti.
Il CAID: un coordinamento per il futuro
L’idea di creare il CAID è emersa dall’esperienza di numerose associazioni che si occupano di disabilità in Italia, un paese in cui il settore è caratterizzato da una grande frammentazione. Fino ad oggi, ogni associazione ha operato in modo autonomo, senza una rete che potesse tutelarne efficacemente i diritti e potenziare le iniziative. Con l’intento di cambiare questa situazione, il CAID nasce per dare voce e coordinamento a tutte queste realtà, promuovendo l’inclusione e il supporto reciproco.
È significativo che la scelta di presentare il coordinamento proprio a Sant’Anastasia, città natale di questa iniziativa, rappresenti un simbolo di partenza per un viaggio che si prevede possa estendersi a tutte le regioni italiane. Questo non solo permette di dare visibilità alle questioni legate alla disabilità, ma anche di sensibilizzare la popolazione riguardo al tema, coinvolgendo un ampio pubblico nel sostenere la causa.
La figura di Susy Rea: una leader con esperienza
Alla guida del CAID troviamo Susy Rea, una figura ben nota nel volontariato locale. Investe la sua vita in questo ambito da circa 25 anni e si distingue per il forte impegno sociale, soprattutto nei confronti delle famiglie con bambini autistici. Il suo percorso include la presidenza di varie associazioni e una vasta rete di collaborazioni. Durante la presentazione del CAID, Rea ha espresso la sua emozione per il nuovo ruolo, evidenziando l’importanza di lavorare insieme per affrontare le sfide quotidiane legate alla disabilità.
Rea ha sottolineato un principio fondamentale: “Da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano.” Questa massima riflette perfettamente la filosofia alla base del CAID, dove l’idea centrale è unire le forze delle diverse associazioni per creare un impatto reale e duraturo.
Giuseppe Fornaro: un vice presidente d’eccezione
Accanto a Susy Rea, si presenta Giuseppe Fornaro, vice presidente del CAID e figura di riferimento nel campo della disabilità visiva. Fornaro ha condiviso la sua soddisfazione per il progetto, ribadendo l’importanza di costruire una rete tra associazioni, contrariamente all’idea errata di coltivare ognuno il proprio “orticello”. Questa volontà di cooperare e condividere esperienze, risorse e conoscenze è fondamentale per il successo del CAID e per il miglioramento delle condizioni delle persone con disabilità.
Durante la presentazione, Fornaro ha messo in evidenza l’entusiasmo e la responsabilità che accompagna questo nuovo progetto, nella speranza di attrarre un numero sempre maggiore di associazioni desiderose di aderire a questo percorso. Un appello è stato lanciato a tutte le realtà che operano nel settore affinché si uniscano a questa rete, contribuendo alla creazione di un ambiente inclusivo e solidale.
Le associazioni già coinvolte nel CAID
Fin dall’inizio, molte associazioni hanno mostrato interesse per il CAID, sottolineando un’incredibile adesione alla causa. Tra queste, figurano realtà locali e nazionali come l’Associazione Supereroi, l’Associazione Cristallo, la Rete Cives, l’Associazione Solidarte e l’Associazione Abili alla vita. Queste associazioni contribuiranno a creare un tessuto connettivo che promuoverà iniziative congiunte e campagne di sensibilizzazione, mantenendo un focus costante sui diritti delle persone con disabilità e sulle problematiche a esse correlate.
Il CAID si propone di diventare un punto di riferimento anche per altre associazioni e per la comunità, unendo le forze per affrontare le numerose sfide sociali e culturali. È proprio attraverso questa collaborazione che il coordinamento aspira a realizzare un percorso di lotta e attivismo duro per costruire una società più equa e inclusiva, dove ogni persona possa viversi e sentirsi parte integrante della comunità.
Un viaggio di solidarietà e inclusione
Il CAID rappresenta una nuova speranza per le associazioni e le persone che vivono ogni giorno con la disabilità. Non è solo un coordinamento, ma un vero e proprio viaggio di condivisione, lotta e solidarietà, un cammino guidato dall’Amore e dalla volontà di creare un contesto migliore per tutti. Le parole di Susy Rea e Giuseppe Fornaro risuonano come un mantra in questa nuova avventura: insieme si può fare la differenza, e il CAID è qui per dimostrarlo.
Con queste premesse, l’auspicio è di accogliere tutte le associazioni che desiderano entrare a far parte di questo progetto, per costruire un futuro dove ogni imperfezione sia celebrata e ogni voce, grande o piccola che sia, abbia la possibilità di essere ascoltata.