La prima Giornata contro l’influenza della camorra, tenutasi a Sant’Anastasia, rappresenta un passo importante per sensibilizzare i cittadini, specialmente i giovani, sui pericoli legati alla criminalità organizzata. Promossa dal Comune di Napoli, con il supporto e l’iniziativa del sindaco Gaetano Manfredi e del consigliere Catello Maresca, questa manifestazione ha messo in evidenza l’importanza della cultura e dell’istruzione nella lotta contro ogni forma di illegalità.
L’evento ha riunito studenti, docenti e rappresentanti delle istituzioni locali, tutti impegnati a promuovere una cultura della legalità. Secondo l’assessore alla Cultura del Comune di Sant’Anastasia, Veria Giordano, e Angela De Falco, dirigente scolastico dell’Istituto “D’Assisi – Amore”, la giornata è stata un’opportunità fondamentale per riunire la comunità intorno a un messaggio di speranza e resistenza contro la criminalità organizzata.
Durante l’evento, sono stati evidenziati i danni che la camorra ha inflitto nel corso degli anni, non solo al territorio ma anche alle vite delle persone. L’educazione è stata identificata come la strategia principale per combattere questi fenomeni. Le istituzioni hanno il dovere di collaborare con le scuole e con la società civile per incoraggiare i ragazzi a sviluppare un forte senso di giustizia e responsabilità. “Ogni persona deve sentirsi parte di una comunità che rifiuta la violenza e l’illegalità,” hanno sottolineato i rappresentanti, esprimendo una visione ottimistica per il futuro.
Un momento di forte impatto emotivo è stata la testimonianza di Apostolos Paipais, rappresentante dei genitori e già presidente della municipalità di Scampia. Paipais ha enfatizzato l’importanza dell’educazione alla legalità sin dalla tenera età, dichiarando: “Il coinvolgimento delle scuole è fondamentale, in quanto la radice culturale del principio di legalità si pianta fin dalla giovane età.” Il suo intervento ha sottolineato l’urgenza di un impegno condiviso tra famiglie, scuole e istituzioni per porre le basi di una società più giusta e sana.
Inoltre, la giornata ha visto la partecipazione di diversi enti e associazioni locali, pronti a fornire supporto per futuri progetti educativi e culturali. Sono già pianificate ulteriori iniziative che focalizzeranno l’attenzione sulla formazione e sullo sviluppo del senso critico nei giovani, affinché possano affrontare le sfide del presente con maggiore consapevolezza.
La prima Giornata contro l’influenza della camorra si inserisce in un quadro più ampio di iniziative destinate a promuovere valori positivi nella comunità. L’evento ha rappresentato non solo un’opportunità per riflettere sulla presenza della criminalità organizzata, ma anche un invito a costruire un futuro migliore attraverso l’istruzione e la solidarietà.
Le parole degli organizzatori sottolineano un impegno condiviso: “Insieme, continueremo a lavorare per creare un ambiente sano e positivo.” La battaglia contro la camorra, e più in generale contro tutte le forme di illegalità, richiede un’azione collettiva e la Giornata ha rappresentato un primo passo significativo, incoraggiando tutti a contribuire attivamente a questo cambiamento positivo.
La mobilitazione di Sant’Anastasia e la presenza di diverse figure istituzionali evidenziano che la lotta per la legalità non è solo una questione locale, ma una battaglia che coinvolge l’intera società, rappresentando un segnale di speranza per le future generazioni.