Il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, i fedeli di Sant’Anastasia si riuniranno per un evento significativo. Il Vescovo di Nola, Mons. Francesco Marino, alle ore 18.30 celebrerà una Messa che segnerà l’inizio dei Grandi Lunedì dedicati alla Madonna dell’Arco, un’iniziativa che guarda già al pellegrinaggio del Lunedì in Albis del 2025, in memoria del primo miracolo avvenuto nel lontano 1450. Questo momento di fede non si limiterà alla cerimonia eucaristica, ma porterà con sé l’apertura ufficiale del Giubileo per il Santuario della Madonna dell’Arco.
L’importanza del Giubileo per il Santuario
Il Giubileo ha un’importanza particolare in questo contesto. Mons. Marino, con un decreto dell’8 dicembre, ha designato il Santuario della Madonna dell’Arco come Chiesa Giubilare. Questa decisione è rilevante non solo per la comunità locale, ma anche per i devoti che, impossibilitati a recarsi a Roma, possono ottenere l’indulgenza plenaria. L’opportunità di sperimentare questa grazia è riservata, come da tradizione, a coloro che soddisfano le condizioni stabilite dalla Chiesa.
La Madonnina dell’Arco ha una lunga storia di venerazione popolare che si intreccia con la vita spirituale della comunità. Questo Giubileo sarà un momento di rinnovamento e riflessione per i fedeli, che si riuniranno per celebrare insieme la loro storia e il loro legame con il Santuario.
La Mostra “Un tesoro prezioso”
Dopo la celebrazione, Mons. Marino aprirà la Mostra “Un tesoro prezioso. Reliquie, Reliquiari e Bolle”. Questa esposizione, allestita nella Sala Preziosi del Museo degli Ex Voto, resterà aperta fino all’8 dicembre 2025, rendendo accessibili ai visitatori preziosi reperti storici. La Mostra presenta una vasta collezione di reliquie antiche custodite nel convento dei Frati Domenicani. Queste reliquie spaziano dai frammenti della Santa Croce ai reliquiari più noti, offrendo uno sguardo affascinante sulla storia del culto dei santi.
L’esposizione racconta storie esemplari di fede e devozione, invitando i visitatori a riscoprire il fervore spirituale che ha caratterizzato generazioni di cristiani. La selezione di reliquari e teche è impressionante: circa un centinaio di oggetti preziosi, ma le reliquie superano il migliaio. Ogni pezzo racconta una storia, una vita che ha cercato di seguire gli insegnamenti del Vangelo.
Storia e valore delle reliquie
Le reliquie hanno sempre suscitato un interesse particolare, non solo tra i fedeli, ma anche tra storici e studiosi. Il culto delle reliquie affonda le sue radici nella Sacra Scrittura e nella tradizione della Chiesa, considerandole come modalità per avvicinarsi al sacro. Esse sono diventate simboli di salvezza, portatrici di numerosi benefici spirituali per coloro che vi si avvicinano con fede.
Alcuni degli oggetti esposti includono anche bolle, attestati che ne confermano l’autenticità e la cui storia si estende dal 1722 al 2021. Questa documentazione è fondamentale per garantire la legittimità delle reliquie esposte e arricchisce il legame con la tradizione ecclesiastica. Sono presenti anche manoscritti autografi di santi che hanno avuto contatti con il Santuario. Tra essi si possono trovare nomi illustri come Alfonso Maria de Liguori, Paolo VI e Giovanni Paolo II.
Pellegrini di speranza e vita di fede
Il Priore del Santuario di Madonna dell’Arco ha sottolineato come la comunità di Sant’Anastasia continui a essere un punto di riferimento per i pellegrini in cerca di conforto e di speranza. Qui, la tradizione di accogliere i “pellegrini di speranza” diventa un vero e proprio inno alla fede, capace di superare ogni difficoltà. Da oltre cinquecento anni, il Santuario è testimone di un flusso di persone che, animate dalla fede, si recano in questo luogo sacro.
Questa storia di dedizione e resistenza è un testamento della continua vitalità della devozione popolare, un modo per ribadire l’importanza di onorare i santi e le loro virtù. Attraverso il culto delle reliquie, la comunità trova un segno concreto della presenza divina, un invito a vivere una vita piena di significato e di speranza. Questo annoe giubilare rappresenta quindi un’opportunità unica per riscoprire e rinnovare la fede, in un percorso che porta alla valorizzazione di una tradizione secolare.