Sant’Antonio Abate acquisisce il Castello delle Cerimonie: avviate le procedure di sgombero

Il Comune di Sant’Antonio Abate ha ufficialmente acquisito “La Sonrisa”, il noto Castello delle Cerimonie, molto popolare grazie al programma televisivo omonimo di Real Time. Questo evento è la conseguenza della confisca dell’immobile avvenuta all’inizio di febbraio 2024, per via di problematiche legate a lottizzazione abusiva. Con questa acquisizione, l’Amministrazione Comunale ha avviato le procedure necessarie per lo sgombero della struttura, una decisione che segna un’importante svolta nella storia di questo luogo emblematico.

La confisca dell’immobile e le implicazioni legali

La confisca del Castello delle Cerimonie è avvenuta per ragioni legate all’abuso nella lottizzazione dei terreni su cui sorge la struttura. Il provvedimento è stato emesso dalle autorità competenti in seguito a controlli che hanno evidenziato irregolarità significative nella gestione del bene. La sindaca Ilaria Abagnale ha messo in evidenza che, in seguito a questo procedimento, il Comune ha stabilito un’indennità di occupazione non autorizzata attualmente fissata intorno ai 30.000 euro al mese.

Notizie sulla situazione legale hanno affermato che la famiglia Polese, che gestisce il Castello delle Cerimonie con la supervisione di donna Imma Polese e don Matteo Giordano, ha intenzione di far ricorso alla Corte dei Diritti dell’Uomo, evidenziando il desiderio di contestare la legittimità dei provvedimenti presi. Questo è un passaggio cruciale, poiché se la Corte dovesse accogliere il ricorso, potrebbero sorgere situazioni impreviste relative alla futura gestione e utilizzazione dell’immobile.

Le autorità stanno attendendo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione, data del 15 febbraio, che non è stata ancora resa nota. Tale ritardo ha complicato le successive azioni del Comune e ha generato preoccupazione tra gli attori coinvolti, influenzando temporaneamente la programmazione delle fasi di sgombero e acquisizione.

Avvio delle procedure di sgombero e seguenti passi

Con l’acquisizione ufficiale del Castello delle Cerimonie, iniziativa da parte del Comune di Sant’Antonio Abate, si è reso indispensabile avviare le procedure di sgombero. Questo processo è essenziale non solo per garantire la legalità, ma anche per predisporre un futuro piano d’azione riguardante la struttura e i suoi spazi. La sindaca Abagnale ha dichiarato che il Comune ha già recuperato tutti gli atti necessari per procedere con l’acquisizione e sta definendo un cronoprogramma dettagliato per il liberamento degli ambienti e dei terreni.

In questo contesto, è importante sottolineare l’impegno dell’amministrazione comunale di collaborare strettamente con la Prefettura e la Procura Generale, assicurando così un elevato livello di trasparenza e rispetto delle norme vigenti. La sinergia tra le diverse istituzioni coinvolte è fondamentale per garantire che le procedure vengano eseguite in modo ordinato e conforme alla legge.

A tale riguardo, il Comune ha fatto richiesta di una valutazione ufficiale della struttura all’Agenzia del Territorio di Napoli. Tuttavia, il sopralluogo da parte di quest’agenzia non potrà avvenire fino a dicembre 2024, il che implica che ci sarà bisogno di ulteriore pazienza e coordinamento per andare avanti con l’intero processo di acquisizione e riutilizzo del Castello.

Le prospettive future per il Castello delle Cerimonie

Mentre le procedure di sgombero e acquisizione del Castello delle Cerimonie proseguono, rimane da definire quale sarà il futuro utilizzo dell’immobile. La sindaca Ilaria Abagnale ha affermato che il Comune è aperto a discussioni e valutazioni su come gestire al meglio la struttura, considerando le sue potenzialità turistiche e culturali.

Le opzioni di utilizzo possono variare, ma è atteso che l’amministrazione comunale possa aprire un dibattito pubblico per raccogliere opinioni e suggerimenti da parte dei cittadini e degli stakeholder locali. Il Castello delle Cerimonie, essendo un simbolo della cultura e della storia della comunità di Sant’Antonio Abate, potrebbe essere riqualificato per diventare un centro multifunzionale che promuove eventi culturali, manifestazioni di interesse locale e attività legate al turismo.

Da novembre in avanti, ci si aspetta che ulteriori sviluppi e annunci ufficiali possano chiarire il piano d’azione futuro, con nuove notizie che potrebbero influenzare le decisioni prese in merito. Sarà interessante osservare come si evolverà questa vicenda e quali potranno essere le ricadute sul territorio e sulla comunità di Sant’Antonio Abate.

Published by
Valerio Bottini