La comunità sportiva italiana piange la scomparsa di Sante Marsili, icona della pallanuoto napoletana e nazionale. Con una carriera costellata di successi, Marsili ha rappresentato un esempio per generazioni di atleti, non solo per le sue imprese sul campo ma anche per il suo impegno nel promuovere lo sport tra i giovani. La sua eredità rimarrà viva nel cuore di chi lo ha conosciuto e ammirato.
Sante Marsili ha avuto una carriera straordinaria con la nazionale italiana di pallanuoto. L’apice della sua carriera è sicuramente rappresentato dal campionato del mondo del 1978, tenutosi a Berlino Ovest, dove la squadra azzurra conquistò il titolo. Questo trionfo ha coronato anni di lavoro e determinazione da parte di Marsili, portandolo a diventare uno dei giocatori più temuti e rispettati della sua categoria.
Nel suo percorso, l’atleta ha partecipato a tre edizioni dei Giochi Olimpici, iniziando con il sesto posto ottenuto a Monaco nel 1972, per poi salire sul podio con l’argento a Montreal nel 1976. La sua carriera olimpica si è conclusa a Mosca nel 1980, dove ha ottenuto l’ottavo posto. La presenza di Marsili alle Olimpiadi ha segnato l’inizio di un’era d’oro per la pallanuoto italiana.
Oltre alle Olimpiadi, Marsili ha partecipato anche ai campionati mondiali, raggiungendo il quarto posto a Belgrado nel 1973 e conquistando la medaglia di bronzo a Cali nel 1975. Ha inoltre preso parte a due edizioni del campionato europeo, ottenendo un brillante quinto posto a Vienna nel 1974 e ancora una volta il bronzo a Jonkoeping nel 1977. La costante presenza di Marsili nelle competizioni internazionali sottolinea il suo talento e la sua dedizione.
La carriera di Sante Marsili non è stata definita solo dai successi con la nazionale, ma anche dai traguardi raggiunti a livello di club. Ha indossato la calottina di diverse squadre storiche, tra cui la Rari Nantes Napoli, la Canottieri Napoli, Fiat Torino e Pescara. In particolare, con la Canottieri Napoli, ha vinto lo scudetto e la Coppa Italia, solidificando il suo status di grande atleta anche a livello di club.
La sua carriera ha continuato anche dopo il ritiro dalla competizione agonistica. Marsili ha assunto ruoli di allenatore presso il Circolo Nautico Posillipo e la Rari Nantes Napoli, contribuendo così a formare e guidare le nuove generazioni di pallanuotisti. La sua esperienza e il suo approccio all’insegnamento hanno ispirato molti giovani, permettendo loro di apprendere da un grande del settore.
La notizia della scomparsa di Sante Marsili ha suscitato un forte cordoglio all’interno della comunità sportiva e non solo. Sergio Colella, consigliere delegato a Sport, Giovani ed Eventi della Città Metropolitana di Napoli, ha espresso la propria gratitudine per l’impatto che Marsili ha avuto nel mondo dello sport. “Ci lascia uno dei più grandi pallanuotisti di ogni tempo. Campione di vita e di sport,” ha affermato Colella, sottolineando l’importanza di Marsili non soltanto come atleta, ma anche come figura di riferimento per i giovani.
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gaetano Manfredi, ha espresso un pensiero unanime in onore di Marsili, riconoscendolo come uno dei simboli dello sport napoletano. La città di Napoli ha perso un grande atleta, una persona che ha dedicato la propria vita al miglioramento dello sport e alla formazione delle nuove generazioni.
Nel 2016, Sante Marsili è stato onorato con una targa e una medaglia dal sindaco Luigi De Magistris in riconoscimento del suo impegno nello sport, in particolare per l’attività rivolta ai giovani. Questo riconoscimento è il diretto riflesso della sua dedizione e passione, caratteristiche che hanno contraddistinto tutta la sua carriera sia agonistica che da allenatore.
Le cerimonie funebri per Sante Marsili si svolgeranno mercoledì alle ore 13:00 presso la Chiesa di Santa Maria della Rotonda in via 11 Fiori del Melarancio, a Napoli. La sua eredità nel mondo della pallanuoto rimarrà indelebile, così come il ricordo di un grande uomo che ha saputo ispirare e guidare molti.