Negli ultimi anni, la Sardegna ha visto una crescita considerevole nell’organizzazione di eventi sportivi di grande rilievo, alcuni dei quali si sono affermati a livello mondiale. Con l’intenzione di proseguire su questa strada, l’isola punta a diventare un punto di riferimento per sportivi e appassionati. Recentemente, l’assessore regionale del Turismo e commercio, Franco Cuccureddu, ha discusso progetti ambiziosi per il 2025 durante un incontro a Cagliari con il ministro dello Sport Andrea Abodi. Con l’aggiunta di rappresentanti del Coni Sardegna, si sono gettate le basi per una programmazione volta a valorizzare al massimo le potenzialità turistiche e sportive della regione.
Durante l’incontro al quale hanno partecipato anche Angelo Binaghi, presidente della Fitp, e Bruno Perra del Coni Sardegna, Cuccureddu ha evidenziato l’importanza di attrarre manifestazioni che possano attirare flussi turistici significativi. L’obiettivo è non solo di accogliere atleti e spettatori, ma anche di diffondere l’immagine della Sardegna attraverso eventi che possano suscitare interesse a livello globale. Il Mondiale Rally è stato citato come esempio di come eventi di carattere internazionale possano diventare un volano per l’economia isolana.
L’attenzione del ministero su questi temi è dimostrata dalla visita del ministro Abodi, un evento poco comune che sottolinea la volontà di collaborare con le regioni per affrontare questioni come gli aiuti di Stato. Questo è un aspetto cruciale per garantire che l’Italia rimanga competitiva nell’organizzazione di eventi sportivi di grande calibro, evitando che altre nazioni conquistino il terreno.
Cuccureddu ha messo in luce le sfide che la Sardegna e, in generale, l’Italia, si troveranno ad affrontare in un contesto di crescente concorrenza. L’interesse sempre crescente del mondo arabo per eventi sportivi di prim’ordine, come il rally mondiale che si svolgerà a Riad per cinque anni, pone interrogativi significativi su come le regioni italiane possano mantenere la propria rilevanza nel panorama sportivo internazionale. Le cifre investite da altre nazioni sono sempre più consistenti e potrebbero superare quelle disponibili per iniziative simili in Sardegna.
L’assessore ha proposto che si definisca, in sinergia con il Ministero e le Federazioni nazionali, una strategia comune per tutelare gli interessi delle regioni italiane. Queste strategie devono mirare non solo a mantenere ma anche a rafforzare la posizione della Sardegna nel calendario internazionale degli eventi, proteggendo le finanze pubbliche e ottimizzando le risorse disponibili.
Il piano che si sta delineando per il 2025 si configura come un’opportunità imperdibile per la Sardegna di attrarre eventi che possano generare attenzione e turismo, due elementi fondamentali per la crescita economica dell’isola. La regione ha già dimostrato di saper ospitare competizioni d’alto livello e ora, con questo nuovo slancio, si punta a rendere la Sardegna un hub per lo sport.
Con l’attenzione posta sui motori e sull’immagine che i grandi eventi possono veicolare, la Sardegna ha l’opportunità di ritagliarsi uno spazio significativo nel panorama sportivo mondiale. Le prossime mosse saranno cruciali: definire collaborazioni efficaci con ministeri e federazioni rappresenta un passaggio necessario per costruire un futuro ricco di eventi che non solo attraggono partecipanti, ma anche spettatori da ogni parte del mondo.