La Rolex Middle Sea Race 2023 si è conclusa con un colpo di scena nel cuore del Mediterraneo, dove il maxi yacht Scallywag ha tagliato per primo il traguardo di questa prestigiosa regata. Lo skipper australiano David Witt ha guidato la sua imbarcazione a una vittoria straordinaria, segnando un tempo di 2 giorni, 21 ore e 33 minuti. I partecipanti si sono sfidati su un percorso difficile e impegnativo di oltre 600 miglia nautiche, affrontando condizioni meteorologiche avverse e una concorrenza agguerrita.
Scallywag è riuscita a superare il rivale Black Jack, un altro maxi-racer noto in Italia per il suo passato successo come Alfa Romeo 2. La sfida tra queste due imbarcazioni è stata particolarmente accesa, con cambi di posizione costanti e sorpassi ravvicinati, tanto che le due barche si sono regolarmente trovate a regatare a vista l’una dell’altra. Alla fine, la vittoria di Scallywag è arrivata con un margine di soli 19 minuti, a testimonianza dell’intensità di una gara che ha visto i velisti navigare in situazioni decisamente impegnative.
Il capitano David Witt, già affermato nel panorama velico, ha dimostrato la sua esperienza e competenza nella gestione dell’equipaggio e nella strategia di regata. La competizione è stata ulteriormente inasprita dalla presenza di altri concorrenti, come Lucky, l’ex Rambler 88 di Bryon Ehrhart, che ha concluso al terzo posto. La resa di Scallywag rappresenta quindi un importante capitolo nella saga delle regate di altura, continui confronti che accendono l’interesse del pubblico per il mondo velico.
La partenza della Rolex Middle Sea Race ha visto i concorrenti affrontare condizioni meteo avverse, compresi venti forti e piogge che hanno colpito la flotta nelle prime ore di regata. È stata una tempesta con raffiche di vento che hanno superato i 60 nodi, causando molti ritiri e avarie tra gli equipaggi partecipanti. In particolare, ben 29 barche hanno dovuto abbandonare la competizione, con il Wally 93 Bullitt, vincitore della scorsa edizione, costretto al ritiro per la rottura di alcune vele.
A bordo di Bullitt si trovava anche Checco Bruni, un timoniere di spicco che ha recentemente partecipato all’America’s Cup. Le sue parole, ricche di rammarico, hanno sottolineato la difficoltà nelle condizioni che hanno colpito la regata: “È stato un vero peccato essere stati costretti al ritiro, ma la rottura delle vele non ci ha lasciato altra scelta,” ha dichiarato. La frustrazione per un’opportunità persa è palpabile, ma Bruni ha già promesso un ritorno alla competizione con rinnovata determinazione.
La competizione per la vittoria in tempo compensato è ora in primo piano, con il Tp52 tedesco Red Bandit che si trova al comando della classifica IRC. Questa categoria è particolarmente interessante poiché permette a diverse imbarcazioni, indipendentemente dalle loro dimensioni, di competere alla pari. Degna di nota è anche la prestazione della barca più piccola in gara, il Farr 30 maltese Calypso, che si sta contendendo il primo posto overall con Red Bandit, dimostrando che anche le imbarcazioni più piccole possono ottenere risultati eccezionali in regate impegnative come questa.
La Rolex Middle Sea Race continua a essere un banco di prova per velisti provenienti da tutto il mondo, unendo la passione per il mare alla competizione. Mentre le classifiche si definiscono, tutti gli occhi sono puntati sul finale di questa avvincente edizione, con la speranza di assistere a nuovi colpi di scena e a una conclusione che possa riservare ulteriori sorprese ai tifosi.