Scampia celebra Maradona: presentazione del nuovo barattolo di polpa napoletana “Ho visto Maradona”

Il 4 ottobre, Scampia ospiterà un evento culturale di grande rilevanza, la presentazione del quarto barattolo di Polpa Napoletana “Ho visto Maradona”. Quest’opera, realizzata da Homo Scrivens in collaborazione con la Scuola Italiana di Comix, mira a celebrare il leggendario calciatore e la sua inscindibile connessione con la città di Napoli. Durante l’evento verranno esplorati racconti, illustrazioni e fumetti, offrendo uno sguardo originale e ricco di sfumature sulla vita e l’eredità di Diego Armando Maradona.

Il legame tra Maradona e Napoli

Diego Armando Maradona ha lasciato un’impronta indelebile nella storia di Napoli, trasformandosi in un simbolo non solo calcistico, ma anche culturale. Il suo arrivo in città nel 1984, proveniente dal Barcellona, ha segnato l’inizio di un’era di successi senza precedenti per il Napoli, culminata con lo scudetto del 1987 e della coppa UEFA dello stesso anno. Maradona rappresentava per i napoletani non solo un talento calcistico, ma una figura che portava speranza e orgoglio in una città spesso trascurata dal resto d’Italia. La sua vita, costellata da successi, sfide e controversie, riflette la complessità e la resilienza del popolo napoletano.

Il volume “Ho visto Maradona” si propone di catturare questi aspetti attraverso una narrazione che si snoda tra aneddoti, arte e fumetti. Attraverso dieci luoghi emblematici che evocano la presenza del fuoriclasse argentino, i lettori saranno condotti in un viaggio che mette in luce non solo la carriera calcistica di Maradona, ma anche il suo impatto socio-culturale sulla città. Questi luoghi, dai campi di calcio ai quartieri popolari, sono parte integrante di un paesaggio urbano che si intreccia con la sua storia e la sua leggenda.

L’evento di Scampia e il festival della letteratura sportiva

La presentazione del barattolo avrà luogo nel contesto del Festival della Letteratura Sportiva, un’iniziativa che celebra il connubio tra sport e cultura. Questo festival dedica uno spazio importante al dialogo tra sportivi, scrittori e artisti, creando un’occasione unica per riflettere sull’influenza dello sport sulla società. Durante l’evento, oltre alla presentazione del volume, saranno presenti autori e disegnatori della Scuola Italiana di Comix, che contribuiranno con i loro interventi a rendere ancora più ricca la manifestazione.

Tra i partecipanti figurano Chiara Macor e Anna Copertino, due figure di spicco nel panorama culturale napoletano. Macor ha curato l’opera, inserendo una selezione di testi che raccontano la figura di Maradona mediante un linguaggio evocativo e contemporaneo, mentre Copertino fornisce un contributo arricchente, conferendo ulteriore spessore all’opera. Ogni ospite potrà interagire con il pubblico, condividendo storie personali e aneddoti legati non solo a Maradona, ma anche alla cultura di Napoli, alla sua gastronomia e alle tradizioni locali.

Arte e tradizioni in un viaggio maradoniano

Il barattolo “Ho visto Maradona” non si limita a raccontare la carriera calcistica del grande campione argentino, ma esplora anche l’arte e le tradizioni che caratterizzano Napoli. La città è celebre per la sua vivace scena artistica, che spazia dalla musica al teatro, e questa eredità culturale si riflette nel volume attraverso illustrazioni e opere grafiche. Le ricette tipiche, le manifestazioni folkloristiche e i festeggiamenti in onore di Maradona sono elementi centrali che arricchiscono il racconto.

Il volume diventa quindi un omaggio non solo a Maradona, ma anche al modo in cui la sua figura è stata celebrate nei vari aspetti della vita napoletana. La gastronomia, ad esempio, si unisce alla narrazione con riferimenti a piatti locali, creando un legame indissolubile tra il cibo, la cultura e la passione per il calcio. La Polpa, che sta alla base di questo barattolo, simboleggia l’essenza della napoletanità, esprimendo il sapore di una città che vive di calcio e tradizioni. La presentazione di Scampia risulta quindi un’occasione per riscoprire non solo Maradona, ma anche l’identità di Napoli in tutto il suo splendore, contribuendo a rafforzare la memoria collettiva del leggendario calciatore.

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Redazione