Scandalo al Nereo Rocco: allenatore della Triestina aggredisce un giocatore espulso

Allo stadio Nereo Rocco di Trieste si è verificato un episodio di forte tensione durante la partita tra la Triestina e la Giana Erminio. L’allenatore della Triestina, Pepe Clotet, è stato al centro di un controverso gesto nei confronti del calciatore Raimonds Krollis, espulso a causa di un fallo su un avversario. L’accaduto ha sollevato un acceso dibattito sul comportamento degli allenatori e sul rispetto tra tecnico e giocatore, mettendo in discussione i valori dell’ambiente sportivo.

Il gesto di pepe clotet

Durante la fase finale della partita, il lettone Krollis è stato espulso per un fallo considerato grave dall’arbitro. La reazione dell’allenatore Clotet è stata immediata e sproporzionata: ha afferrato il giocatore per la maglietta, strattonandolo e urlando contro di lui. Le immagini del confronto, catturate da un cellulare e diffuse sui social media, hanno rapidamente guadagnato visibilità, diventando virali. L’allenatore ha difeso la sua reazione, dichiarando che “il comportamento di Krollis è inaccettabile nel mondo del calcio e che tali episodi non possono avvenire.”

Clotet ha avuto anche parole dure nei confronti del proprio giocatore: “Quando l’ho affrontato gli ho detto in faccia che lui con me ha finito. Almeno finché io sono qua.” Una frase chiara, che lascia intendere un clima di tensione all’interno della squadra dopo un episodio che ha pesato sul risultato finale, conclusosi con una vittoria per 1-0 degli ospiti.

La reazione della società sportiva

In seguito all’accaduto, l’US Triestina ha emesso un comunicato ufficiale, definendo l’atteggiamento di Clotet come “inaccettabile”. Il club ha sottolineato che simili comportamenti non rappresentano i valori fondamentali della società. La nota informativa ha anche rivelato che la dirigenza sta indagando sull’accaduto e sta assumendo le misure necessarie per garantire un ambiente portante e rispettoso per tutti i giocatori.

Questa presa di posizione è importante, poiché la cultura calcistica richiede non solo disciplina e impegno, ma anche rispetto e supporto reciproco tra giocatori e allenatori. La Triestina, attraverso questo comunicato, mostra di voler tutelare la propria immagine e integrità, in quanto episodi come quello accaduto possono influire negativamente sulla reputazione del club stesso.

Episodi simili nel calcio

Il gesto di Clotet non è l’unico caso di scontro fisico o verbale tra allenatori e giocatori. Nel calcio, i conflitti possono emergere in diversi contesti e situazioni. Ad esempio, l’episodio più noto rimane quello tra Delio Rossi e Adem Ljajić alla Fiorentina, dove l’allenatore colpì il calciatore dopo un’incomprensione. Inoltre, nella scorsa stagione, l’allora tecnico del Lecce, D’Aversa, reagì a un insulto subito da un giocatore avversario con una testata.

Questi eventi evidenziano la fragilità delle relazioni all’interno dello sport, in particolare quando si trovano sotto pressione. La questione non riguarda solamente le emozioni del momento, ma interroga anche sul modo in cui gli allenatori gestiscono le frustrazioni e i loro comportamenti nei confronti dei giocatori. Gli allenatori sono messi sulla graticola e la loro reazione, spesso impulsiva, può portare a conseguenze devastanti, sia per i calciatori che per le società.

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Filippo Grimaldi