La situazione dei trasporti a Napoli e nelle zone vicine è attualmente caratterizzata da notevoli disagi dovuti a uno sciopero nazionale indetto dall’Unione Sindacale di Base. La mobilitazione ha colpito in particolare le linee gestite dalla società di trasporti Eav, ma ha avuto ripercussioni anche su altri mezzi di trasporto, creando difficoltà per i pendolari e gli utenti delle varie tratte operanti nella regione. Negli ultimi aggiornamenti, si registrano variazioni nei servizi durante la giornata, che continuano a evolversi.
Il servizio ferroviario sulla tratta Piedimonte Matese – Napoli è stato sospeso, eccetto per alcune fasce di garanzia che mirano a limitare i disagi per i viaggiatori. Anche le linee Cumana e Circumflegrea hanno subito fermate totali, mentre la Circumvesuviana sta operando a singhiozzo, creando così confusione e attese prolungate agli utenti. Questa situazione sta avendo un impatto significativo sull’attività lavorativa e sulla mobilità quotidiana di chi si sposta per necessità.
L’agitazione sindacale ha imposto una forte restrizione sui servizi, causando lunghe attese e incertezze per gli utenti. Mentre le ferrovie sono bloccate, molti pendolari si trovano costretti a cercare alternative per il loro viaggio, aggravando ancora di più la situazione sulle strade locali. Soprattutto la fascia oraria del mattino ha registrato una grande affluenza di persone, con le fermate stracolme di utenti in attesa di mezzi alternativi, aumentando il clima di frustrazione.
Contrariamente al caos ferroviario, i servizi di trasporto urbano gestiti dall’azienda Anm sono rimasti più stabili. Infatti, le funicolari sono rimaste aperte, così come la Metro 1, che collega importanti punti strategici della città, come piazza Garibaldi e Scampia/Piscinola. Nonostante ciò, la situazione generale è stata influenzata dal traffico intenso, che ha portato a tempi d’attesa piuttosto lunghi presso le fermate degli autobus.
Le linee della metropolitana stanno operando con regolarità, almeno nelle prime ore della giornata. Tuttavia, l’adesione del personale al turno di servizio nel pomeriggio potrebbe determinare possibili chiusure o riduzioni del servizio, a seconda della partecipazione allo sciopero. L’andamento del servizio è quindi incerto, portando a un’inquietante attesa tra gli utenti.
Lo sciopero indetto dall’Unione Sindacale di Base nel comparto Trasporti ha come obiettivo principale quello di ottenere un aumento salariale di almeno 300 euro, così come il riconoscimento di condizioni di lavoro più dignitose e il diritto alla rappresentanza sindacale. Queste richieste riflettono una crescente frustrazione tra i lavoratori, che si sentono trascurati in termini di condizioni contrattuali e di trattamento.
Il ministro Matteo Salvini aveva tentato di intervenire per limitare la durata della protesta attraverso l’applicazione della precettazione, ma il suo tentativo è stato accolto negativamente dal Tribunale Amministrativo Regionale, che ha dato ragione al sindacato e ha reso chiaro che il diritto di sciopero deve essere rispettato. Questo episodio evidenzia le tensioni tra le istituzioni e le organizzazioni sindacali, e il disagio manifestato dai lavoratori mette in luce una problematica più ampia che coinvolge l’intero settore del trasporto pubblico.
La mobilitazione prevista per le 24 ore sta già causando ripercussioni, e nei prossimi giorni si attende una risposta sia da parte dei gestori dei servizi sia dalle autorità competenti. La situazione in continua evoluzione tiene con il fiato sospeso pendolari e cittadini, in attesa di sviluppi che possano garantire un ritorno alla normalità.