La sconfitta di Tortona contro Napoli, termini del 92-83, ha riaperto interrogativi sull’atteggiamento e le strategie della squadra. Coach Walter De Raffaele ha dato voce alla sua analisi, evidenziando i fattori che hanno contribuito al risultato negativo e suggerendo come la squadra dovrà trattare il futuro. Molteplici sono le questioni emerse, dalla difficoltà di giocare senza i lunghi all’importanza di approcciare le partite con la giusta mentalità.
Napoli mostra una difesa aggressiva
A partire dai primissimi minuti del match, è stato chiaro che Napoli aveva il pieno controllo. La squadra ha messo in campo una difesa robusta e tenace, il che ha messo in seria difficoltà Tortona. Solo in rari momenti nel primo tempo, Napoli ha lasciato spazio all’avversario, dominando il punteggio grazie alla sua fisicità. De Raffaele ha fatto notare come, nella sua impressione, Napoli avesse adottato uno stile difensivo che solitamente non le appartiene, probabilmente in risposta alla necessità di ottenere i tre punti. Questa attitudine ha pagato, e Tortona, dall’altro lato, non ha mostrato la stessa intensità difensiva, risultando presuntuosa nel suo approccio al gioco.
Un aspetto critico sottolineato dal coach è stata l’impreparazione di Tortona ad affrontare situazioni di gioco diverse. L’aspetto fisico avrebbe dovuto essere una priorità, specialmente in una partita di tale importanza. Nonostante ci sia stata una buona prestazione in attacco contro Trento, significa poco se non si integra un gioco profondo e difensivo in ogni partita. La mancanza di una difesa solida ha esposto le debolezze della squadra, rendendo l’intero gioco vulnerabile.
Le assenze pesano: Gorham e Biligha
Durante il match, la mancanza di giocatori chiave si è fatta sentire. I lunghi Gorham e Biligha erano assenti, e la situazione si è aggravata ulteriormente con l’infortunio di Zerini, che ha subito una frattura al naso. Senza il supporto fisico e strategico che questi atleti possono assicurare, Tortona ha faticato a competere efficacemente, soprattutto nel contesto della lotta sotto i tabelloni.
L’allenatore ha riconosciuto l’importanza di questi giocatori, affermando che la loro assenza ha inciso notevolmente sui risultati. Il team ha mostrato limiti evidenti nell’area pitturata, dove la fisicità e le capacità di rimbalzo diventano fondamentali. Senza un gioco solido nei pressi del canestro, Tortona ha dovuto affrontare un avversario già avvantaggiato dalla propria densità fisica e dalla velocità di transizione.
La lettura del gioco e la maturità della squadra
Altro punto saliente emerso dalle dichiarazioni di De Raffaele è quello relativo alla lettura del gioco, un aspetto cruciale in partite di questo calibro. Il coach ha espresso preoccupazione per una serie di decisioni scelte dai giocatori, che hanno rivelato una mancanza di maturità. Per progredire e ottenere risultati dignitosi, Tortona dovrà imparare a leggere meglio le situazioni di gioco e a rispondere in modo adeguato alle pressioni avversarie.
Un aspetto che ha colpito è stato il modo in cui la squadra è rimasta ancorata a un attacco dopo un solo passaggio. Questo approccio, che manca di fluidità e collaborazione, non rappresenta la filosofia di gioco cui puntano i tecnici di Tortona. Fallire nel condividere la palla porta inevitabilmente a tiri forzati e inefficaci, minando il potenziale del gruppo. De Raffaele ha chiaramente espresso l’urgenza di tornare in palestra, con l’intento di ripristinare un clima di lavoro improntato a fisicità e collaborazione.
Infine, è evidente che Tortona deve prepararsi per la prossima sfida in BCL, un impegno cruciale che richiederà un cambio di passo e mentalità. L’allenatore esprime fiducia nella capacità di apportare i giusti correttivi nel gioco, sebbene il cammino sia pieno di sfide e richieda un immediato miglioramento dell’atteggiamento.