Due uomini sono stati denunciati dalla Polizia Stradale nei pressi del casello autostradale di Napoli, rivelando un intrigante caso di ricettazione. I due, a bordo di un’auto di grossa cilindrata, trasportavano ben 60mila euro in contanti, insieme a oggetti d’oro di dubbia provenienza e un coltello, il tutto suscitando le preoccupazioni delle forze dell’ordine che hanno avviato un attento controllo.
Il giorno dell’operazione, martedì 5 novembre 2024, gli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Napoli Nord erano impegnati in un servizio di vigilanza nei pressi del casello dell’A1 in direzione Sud. Le routine di controllo erano già in atto, quando l’attenzione degli agenti è stata attirata da un’auto di grossa cilindrata che stava mostrando comportamenti sospetti. L’auto, apparentemente senza motivi giustificabili, ha effettuato manovre anomale, creando preoccupazione nei poliziotti.
Il conducente, dopo aver superato il casello, ha compiuto una manovra insolita per posizionarsi dietro un autotreno. Questo comportamento ha immediatamente destato l’interesse degli agenti, che hanno intuito il tentativo di eludere il controllo. Nonostante i tentativi di evasione, la Polizia non si è lasciata ingannare, decidendo di approfondire la situazione e intimare l’alt al veicolo sospetto.
Durante le procedure di verifica, i due passeggeri hanno mostrato segni evidenti di nervosismo e insofferenza, comportamento che ha ulteriormente insospettito gli agenti. A seguito di controlli più accurati, sono emerse evidenze sorprendenti: i due uomini erano in possesso di circa 60mila euro in contanti, gelosamente custoditi all’interno di un borsone. Ma non si è fermato qui; il borsone conteneva anche diversi monili in oro e un coltello, la cui presenza e provenienza non sono state spiegate dai protagonisti.
Tali beni rappresentavano un’ulteriore complicazione, alimentando i sospetti su una possibile attività illecita. La somma di denaro, insieme agli oggetti trovati, ha quindi fatto scattare le procedure di denuncia. Entrambi gli arrestati, provenienti da Roma e con precedenti di polizia, sono stati accusati di porto illegale di armi e oggetti atti ad offendere e di ricettazione.
Il caso ha sollevato domande riguardo le attenzioni della polizia stradale nella zona e la necessità di controlli sempre più rigorosi per contrastare attività criminali. Il sequestro del denaro e degli oggetti rinvenuti potrebbe avere ripercussioni legali importanti per i due individui coinvolti, che ora dovranno affrontare il processo e giustificare l’origine dei beni in loro possesso.
Il caso ha acceso anche un ampio dibattito circa l’importanza della vigilanza stradale e di operazioni mirate da parte delle forze dell’ordine, specialmente in aree ad alto traffico come i caselli autostradali. Con l’intensificarsi di controlli, le autorità sperano di dissuadere ulteriori tentativi di crimine e traffico di beni illeciti.