Un’operazione dei Carabinieri ha portato alla chiusura di un panificio a San Marcellino, in provincia di Caserta, dopo il rinvenimento di pratiche di combustione non sicure. I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Marcianise, unitamente ai carabinieri della Stazione di San Marcellino, hanno scoperto che l’attività utilizzava rifiuti, in particolare pedane di legno, come combustibile per la cottura del pane. Questa irregolarità , potenzialmente pericolosa per la salute pubblica e non conforme alle normative vigenti, ha spinto le autorità a intervenire drasticamente.
Le irregolarità accertate nel panificio
Durante il blitz effettuato nel panificio, i carabinieri hanno riscontrato pratiche inaccettabili legate alla produzione alimentare. È stato documentato che i forni, mentre erano in uso per la cottura del pane, erano alimentati con pezzi di legno provenienti da pedane. Questi materiali non solo sono considerati rifiuti, ma possono contenere sostanze tossiche e contaminanti dovuti ai trattamenti a cui sono stati sottoposti.
In aggiunta, nel piazzale del panificio è stata rinvenuta una quantità significativa di rifiuti, pari a circa 8 metri cubi di pedane in legno e frammenti di polistirolo. Alcune di queste pedane erano state ridotte in pezzi più piccoli tramite l’uso di una sega a nastro, presente nel locale. Questa evidenza ha ulteriormente aggravato la situazione, dimostrando una chiara violazione delle norme relative alla sicurezza alimentare.
Le conseguenze della combustione di materiali non idonei
La combustione di materiali non idonei rappresenta un grave rischio per la salute dei consumatori. In questo caso specifico, i Carabinieri hanno scoperto nella struttura due recipienti in ferro arrugginito contenenti ceneri originarie della combustione di legno, insieme a chiodi in ferro ossidati, un chiaro segno della presenza di rifiuti incombusti. L’utilizzo di pedane di legno potrebbe avere conseguenze dirette sulla qualità e sulla sicurezza del pane prodotto, poiché tali materiali possono rilasciare sostanze nocive nella preparazione degli alimenti.
La normativa vigente stabilisce che solo legna vergine, non trattata e tracciabile, può essere utilizzata per alimentare i forni destinati alla cottura di prodotti alimentari. I materiali utilizzati devono essere in ottimo stato e provenire da boschi autorizzati, per garantire la salubrità del cibo offerto ai consumatori.
Misure di intervento e sequestro dell’attività commerciale
Di fronte alle gravi infrazioni riscontrate, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro giudiziario dell’intero panificio e dell’accumulo di rifiuti trovati sul posto. La decisione è stata presa per proteggere la salute pubblica e per evitare ulteriori attività pericolose di produzione alimentare.
Gli investigatori continuano a monitorare il territorio per prevenire situazioni simili e garantire il rispetto delle normative in materia di sicurezza alimentare. In questo contesto, il caso di San Marcellino rappresenta un monito per le attività commerciali operanti nel settore della panificazione e della gastronomia, sulle quali sarà mantenuta alta l’attenzione per garantire standard elevati di salute e sicurezza per i consumatori.