Un cantiere destinato alla riqualificazione della via San Martino a Pollena Trocchia si trova attualmente sotto sequestro da parte dei Carabinieri Forestali. Situato all’interno di una zona protetta del Parco Nazionale del Vesuvio, il progetto ha sollevato preoccupazioni tra i membri del consiglio comunale e i cittadini locali, in particolare a causa delle possibili irregolarità nella gestione dei lavori. Il gruppo consiliare “Siamo il domani” ha sollecitato chiarimenti al sindaco riguardo a questa situazione allarmante.
Un cantiere sotto sequestro
Il cantiere di riqualificazione in via San Martino è stato posto sotto sequestro a causa di presunti irregolarità nella sua attuazione. Non sono state rese pubbliche le motivazioni specifiche del provvedimento, ma i rappresentanti del gruppo consiliare “Siamo il domani” hanno espresso forte preoccupazione. Secondo il capogruppo Pasquale Fiorillo, il lavoro sarebbe stato avviato senza ottenere i pareri e le autorizzazioni necessarie da enti sovracomunali competenti, un aspetto cruciale nel contesto della legislazione ambientale e urbanistica.
La situazione si complica ulteriormente con l’accusa che nel cantiere siano stati utilizzati materiali non conformi alle normative vigenti, come il cemento armato, in un’area che beneficia di protezione ambientale. Tali inadempienze non solo minacciano la legalità del progetto, ma pongono anche il Comune a rischio di perdere un finanziamento di 200mila euro ottenuto dal GAL Vesuvio Verde, fondi che erano stati specificamente destinati al miglioramento di una delle arterie principali di un quartiere storico.
Richieste di chiarimento al sindaco
I membri del consiglio comunale non hanno esitato a chiedere spiegazioni al sindaco di Pollena Trocchia, Esposito, e alla sua maggioranza politica. Fiorillo ha sollecitato il sindaco a rendere noto il processo che ha portato alla realizzazione del cantiere e le ragioni del sequestro. Particolare attenzione è stata posta sulle ultime determine pubblicate sull’albo pretorio; i consiglieri hanno evidenziato che non risulta ancora la nomina del nuovo Responsabile Unico del Procedimento , un passaggio cruciale per la gestione di qualsiasi progetto pubblico.
Inoltre, Fiorillo ha accennato a problematiche simili che affliggono altre opere pubbliche in corso, come il rifacimento dei marciapiedi in Corso Umberto I, dove ci sono segnalazioni riguardo a interventi su suolo che sarebbe di proprietà privata. L’approccio attuale dell’amministrazione comunale è stato messo in discussione, poiché i rappresentanti del consiglio avvertono che ulteriori anomali nella gestione dei cantieri potrebbero portare a provvedimenti giudiziari.
Le preoccupazioni dei cittadini
I rappresentanti politici si fanno portavoce delle lamentele dei cittadini, che quotidianamente segnalano disaggi legati alle strade in cattivo stato e all’accumulo di spazzatura non rimossa. L’insoddisfazione pubblica è palpabile, e il gruppo consiliare ha raccolto diverse testimonianze che evidenziano la richiesta di interventi urgenti e correttivi.
La questione del sequestro del cantiere è solo una delle tante preoccupazioni che emergono in un contesto già difficile, dove i cittadini esprimono frustrazione per l’inefficienza della manutenzione urbana. La grande attenzione prestata dai cittadini alle difficoltà quotidiane, in aggiunta alla cattiva gestione degli spazi pubblici, fa sorgere interrogativi sul futuro della governance locale e sulla responsabilità dell’amministrazione di fronte a tali accuse.
Un’azione tempestiva da parte del sindaco e della giunta è essenziale per affrontare sia le irregolarità recenti sia le criticità già esistenti nel territorio, in modo da evitare ulteriori malcontenti e conservare la fiducia della comunità.