Sequestro di 15mila chili di carne in un salumificio di Avellino: chiuso per irregolarità

In un recente intervento, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità hanno effettuato un blitz in un salumificio situato nella provincia di Avellino, precisamente nell’area di Baiano. Questo intervento ha portato al sequestro di ben 15mila chilogrammi di carne di maiale e di altri salumi, conservati in condizioni igieniche estremamente precarie. I militari non solo hanno messo sotto chiave una considerevole quantità di prodotti alimentari, ma hanno anche scoperto gravi irregolarità legate all’occupazione lavorativa, senza alcun dipendente regolarmente assunto.

Il blitz e il sequestro dei prodotti

L’operazione dei Carabinieri è stata avviata a seguito di segnalazioni su possibili violazioni delle normative igienico-sanitarie. Durante il controllo, gli agenti hanno trovato una situazione allarmante: i 15mila chili di carne e salumi sequestrati erano in parte congelati e in parte sottovuoto, ma le condizioni di conservazione non rispettavano gli standard minimi di sicurezza alimentare. Inoltre, tra i prodotti sequestrati, figuravano anche 84 chili di “ciccioli” che portavano un’etichetta di produzione propria, ma che si sono rivelati essere importati da un’azienda situata nella provincia di Napoli. Queste irregolarità hanno spinto i Carabinieri a procedere con la chiusura immediata dell’attività commerciale, in quanto rappresentavano una potenziale minaccia per la salute pubblica.

Lavoratori in nero e violazioni della legge

Le indagini non si sono fermate al sequestro dei prodotti. I Carabinieri hanno anche analizzato la situazione lavorativa all’interno del salumificio e hanno riscontrato che tutti gli otto dipendenti erano impiegati in nero, senza alcun contratto di lavoro regolare. La situazione è ulteriormente peggiorata con la presenza di cinque lavoratori stranieri, i quali sono stati denunciati per ingresso e soggiorno irregolare in Italia. Questo aspetto del controllo ha messo in evidenza un’altra grave violazione della legge, contribuendo al quadro già critico delle condizioni di lavoro e igieniche.

Conseguenze legali e multe per il titolare

Alla luce delle violazioni riscontrate, il titolare del salumificio non solo ha subito il sequestro dei prodotti, ma è stato anche multato per un importo significativo di 200mila euro. Gli accertamenti hanno portato alla denuncia del responsabile alla competente Autorità Giudiziaria, con le accuse di aver utilizzato manodopera clandestina e di aver violato le norme della sicurezza sul lavoro. Questo caso rappresenta un esempio delle pratiche diffuse illegali nel settore alimentare, che possono mettere a rischio la salute dei consumatori e compromettere la sicurezza alimentare in generale. Il blitz dei Carabinieri, dunque, si inserisce in un contesto di controlli più ampi e incisivi da parte delle forze dell’ordine per garantire la legalità e la sicurezza nel settore agroalimentare.

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Redazione