Il settore della bellezza si distingue per una significativa presenza femminile, sia nel retail che nella produzione. Recenti dati, forniti da Marina Grisolia, Senior Manager della Divisione Fashion & Luxury di Gi Group, evidenziano il livello di coinvolgimento e passione dei lavoratori in questo ambito. Durante la presentazione della 47/a edizione dell’Indagine congiunturale, sono emerse informazioni sulle tendenze del mercato e sulle aspirazioni dei professionisti del settore, in una ricerca condotta in collaborazione con Intribe.
I dati raccolti indicano che il mondo del beauty è principalmente occupato da professionisti con una forte affezione verso il proprio lavoro e le aziende per cui operano. La ricerca testimonia un tasso di abbandono degli impieghi significativamente inferiore rispetto ad altri settori. Questo potrebbe suggerire un ambiente di lavoro più favorevole e motivante, dove la passione per il settore contribuisce a una maggiore stabilità occupazionale.
Marina Grisolia ha precisato che chi lavora nel comparto della bellezza non solo ama ciò che fa, ma ha anche un forte desiderio di continua evoluzione nelle proprie capacità. La formazione e lo sviluppo delle competenze sono elementi essenziali per il 40% dei professionisti coinvolti, dimostrando che i lavoratori del beauty non cercano solamente un impiego, ma un’intera carriera con opportunità di crescita.
La formazione rappresenta un aspetto cruciale, poiché il 40,7% dei giovani aspiranti professionisti nel settore cosmetico evidenzia l’importanza della possibilità di apprendere. Inoltre, il 28,4% dei lavoratori nella filiera produttiva riporta che la formazione è uno degli elementi che maggiormente influenzano la loro soddisfazione professionale.
La formazione non si limita solo all’ambito aziendale, ma si estende anche a iniziative di sensibilizzazione delle scuole. L’azione delle aziende nel dialogare con i giovani è fondamentale per dare loro una visione delle opportunità che il settore della bellezza può offrire. La creazione di un collegamento tra le istituzioni scolastiche e le imprese permette di aprire nuovi orizzonti e chiarire potenziali percorsi di carriera.
L’importanza dello storytelling aziendale emerge come un tema centrale nella relazione quotidiana con i futuri professionisti. Secondo Grisolia, le aziende del settore beauty devono lavorare attivamente per delineare un quadro chiaro e motivante delle carriere possibili all’interno del settore. La necessità di rendere accessibili storie e esperienze professionali può stimolare l’interesse dei giovani e offrire loro idee concrete sui percorsi da intraprendere.
Le aziende sono quindi chiamate a maturare un approccio proattivo, creando occasioni di incontro con giovani aspiranti professionisti. Non solo si tratta di colloqui informativi, ma anche di eventi promozionali e workshop che consentano ai partecipanti di immergersi nelle dinamiche lavorative del settore beauty.
In questo contesto, diventa determinante per le imprese potenziare le strategie di attrazione verso nuovi talenti. Condividere e illustrare in modo trasparente le opportunità lavorative può salvaguardare la crescita del comparto. È essenziale anche coinvolgere le famiglie in questo processo, e sensibilizzarle sulle prospettive che offre il mondo della bellezza.
Con un aumento della consapevolezza e dell’interesse nei confronti delle opportunità lavorative, il settore beauty può continuare a prosperare, mantenendo alto il livello di motivazione e soddisfazione tra i suoi professionisti. Le azioni sinergiche tra aziende, scuole e famiglie potrebbero quindi rappresentare la chiave per formare una nuova generazione di esperti nel campo della bellezza.