Sgombero storico a Scampia: 300 famiglie abbandonano le loro abitazioni per crolli e demolizioni

Nelle prime ore dell’alba, Scampia è diventata teatro di un’imponente operazione di sgombero che ha visto coinvolte circa 300 famiglie residenti nella Vela Gialla. La decisione di evacuare è stata presa a seguito di un’ordinanza che ha evidenziato gravi rischi statici degli edifici di proprietà comunale. Questo intervento fa parte di un piano più ampio che coinvolge anche altre strutture del complesso delle Vele, un’area urbanistica dall’alto tasso di degrado e precarietà.

Il contesto della Vela Gialla e Vela Rossa

Il quartiere di Scampia, noto per le sue celebri Vele, ha attraversato numerosi periodi di difficoltà, culminati in eventi tragici che hanno segnato la comunità. La Vela Gialla e la Vela Rossa sono attualmente tra gli edifici destinati all’abbattimento a causa della loro instabilità. La decisione di sgomberare è stata preceduta da allerta e segnalazioni riguardanti il rischio di crollo delle passerelle, essenziali per il collegamento tra le varie zone di queste strutture.

Lo scorso settembre, la Polizia Locale di Napoli aveva già notificato ordinanze a circa 40 famiglie per evacuazioni immediate, fornendo un chiaro segnale della gravità della situazione. Il recente crollo nella Vela Rossa ha riacceso i timori di una possibile tragedia, soprattutto in considerazione dei precedenti avvenimenti, tra cui il cedimento della Vela Celeste nel luglio 2023, che ha provocato la morte di tre persone e 13 feriti, di cui sette erano bambini.

Le conseguenze dello sgombero per le famiglie coinvolte

Il processo di sgombero, che ha preso avvio nelle prime ore di oggi, rappresenta una sfida senza precedenti per molte delle famiglie residenti nella Vela Gialla. Nonostante l’assegnazione di fondi ai residenti per aiutare nella ricerca di nuove sistemazioni, la realtà è ben diversa. Molti proprietari di immobili nella zona si sono dimostrati restii a affittare a queste famiglie, aggravando la già complessa situazione abitativa del quartiere.

La frustrazione è palpabile tra gli abitanti, molti dei quali si sono ritrovati a dover affrontare incertezze nel trovare un luogo sicuro dove vivere. Si stima che le operazioni di sgombero interessino non solo il tessuto abitativo di Scampia, ma anche famiglie che potrebbero essere costrette a lasciare il quartiere senza un’adeguata alternativa.

Iniziative di supporto e prospettive future

In risposta all’emergenza abitativa, la Curia ha manifestato la propria disponibilità a svolgere un’accurata indagine per garantire sistemazioni adeguate alle famiglie sgomberate. L’attenzione si concentrerà non solo su Scampia, ma anche su quartieri e comuni limitrofi, con l’intento di offrire opzioni valide soprattutto a nuclei familiari in difficoltà.

Tuttavia, la corsa contro il tempo è iniziata, poiché la demolizione della Vela Gialla è prevista per i primi mesi del 2025. Il progetto di riqualificazione di Scampia, conosciuto come Restart Scampia e finanziato attraverso i fondi del Pnrr, potrebbe rappresentare un’opportunità di rinascita per uno dei quartieri più difficili di Napoli. La speranza è che, insieme ai lavori di demolizione, sorgano nuove abitazioni che possano restituire dignità ai residenti.

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Valerio Bottini