Dopo le recenti minacce ricevute, l’assessore ai Lavori pubblici di Bologna, Simone Borsari, ha visto attivate misure di protezione sia sotto casa sia presso il Comune. Le tensioni sono scaturite dagli scontri avvenuti in un cantiere per la costruzione della linea del tram e di una pista ciclabile parallela, coinvolgendo anarchici e forze dell’ordine.
Vigilanza radiocollegata: la risposta alla minaccia
La prefettura ha preso seriamente le minacce rivolte a Simone Borsari, implementando una vigilanza radiocollegata per monitorare la situazione. Il prefetto Attilio Visconti ha sottolineato l’importanza di intervenire di fronte a segnali allarmanti, puntando a valutare l’entità delle minacce nel prossimo comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza.
La reazione decisa di Simone Borsari
Simone Borsari ha reagito con fermezza, condannando le minacce di morte e la violenza fisica come inaccettabili. Nonostante la gravità della situazione, l’assessore si mostra determinato e non si lascia intimorire. Anche di fronte a scritte minatorie vicino alla sua abitazione, come “Borsari muori male”, il sindaco Matteo Lepore ha garantito un aumento della vigilanza attorno all’assessore.
Solidarietà e condanna: il sostegno per Simone Borsari
Il sindaco Lepore ha espresso piena solidarietà a Simone Borsari e alla sua famiglia, lodando il suo impegno per la città. Lepore ha condannato il clima di violenza nel parco Don Bosco, attribuendo la situazione alla complicità di diverse fazioni politiche e culturali. L’assessore Borsari ha denunciato le minacce alle autorità e ha ricevuto il pieno sostegno della comunità per continuare a lavorare con passione e determinazione per il bene di tutti.