Il tema della sicurezza cittadina è al centro del dibattito pubblico napoletano, soprattutto dopo il recente incontro del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Durante la riunione, tenutasi all’Eremo di San Salvatore ai Camaldoli, il sindaco Gaetano Manfredi ha annunciato un ambizioso piano di videosorveglianza che prevede l’installazione di oltre 600 telecamere in diverse zone della città. Un progetto che mira a migliorare non solo la sicurezza, ma anche il senso di tranquillità tra i cittadini.
Il sindaco Manfredi ha sottolineato come l’utilizzo di nuove tecnologie possa rappresentare un valido alleato nel controllo urbano. «La videosorveglianza è fondamentale per la sicurezza del territorio», ha dichiarato. Le telecamere già installate, molte delle quali erano non funzionanti, sono state riattivate, ma il costo e la complessità del sistema hanno spinto l’amministrazione a cercare ulteriori risorse per ampliare la rete di sorveglianza. La scelta di investire in questo settore dimostra un impegno concreto dell’amministrazione locale nei confronti della cittadinanza, con l’obiettivo di creare un ambiente più sicuro e controllato.
Manfredi ha anche fatto eco all’allerta lanciata dal capo dei pm di Napoli, Nicola Gratteri, riguardo l’inevitabilità di un approccio condiviso tra le istituzioni per affrontare la questione della sicurezza. «Dobbiamo fare il massimo», ha affermato il sindaco, evidenziando che le risorse a disposizione non sempre sono adeguate rispetto alle richieste del territorio. È fondamentale, quindi, intensificare la presenza delle pattuglie e migliorare la cooperazione tra le forze dell’ordine e le istituzioni locali.
Non si tratta solo di un approccio passivo, ma ci sono già esperimenti in atto, come quello in corso a piazza Garibaldi, che mira a migliorare la sinergia tra forze di polizia e autorità locali. L’obiettivo è quello di trasmettere un messaggio chiaro alla cittadinanza: la sicurezza è una priorità e l’impegno collettivo rappresenta la chiave per contrastare la criminalità.
Il piano di videosorveglianza rappresenta solo una parte di una strategia più ampia di miglioramento della sicurezza a Napoli. Oltre all’installazione delle telecamere, l’amministrazione ha in programma diverse azioni mirate a garantire una maggiore protezione per i cittadini. Queste includono potenziamenti nelle aree più critiche e la formazione di speciali unità operative che possano rispondere in modo rapido alle emergenze.
La sfida è chiara e richiede un lavoro meticoloso e continuo. Ogni intervento deve essere non solo attuato, ma anche monitorato, per garantire che le risorse siano spese in modo efficace. Questo approccio organizzato non solo mira a ridurre il crimine, ma anche a ripristinare la fiducia dei napoletani nelle istituzioni locali e nella loro capacità di garantire un ambiente sicuro.