Simulazione di evacuazione nei Campi Flegrei: coinvolti sette comuni tra cui Napoli

Un importante esercizio di evacuazione in caso di eruzione vulcanica si svolgerà oggi, coinvolgendo sette comuni dell’area dei Campi Flegrei. Questa iniziativa nasce dall’esigenza di preparare la popolazione a scenari di emergenza, dato l’elevato rischio vulcanico della regione. Nonostante l’alta partecipazione iniziale, rimangono dubbi sulla reale efficacia di questa esercitazione, specialmente per le famiglie con disabili.

Preparativi e partecipazione alla simulazione

Oltre 1.500 persone hanno prenotato attraverso il portale dedicato per partecipare al test di evacuazione previsto per oggi, focalizzato sulla possibilità di un’imminente eruzione nei Campi Flegrei. Il numero di prenotazioni ha registrato un incremento significativo rispetto alle simulazioni precedenti sulla bradisismo, effettuate a giugno. I sette comuni coinvolti in questa esercitazione includono Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Marano di Napoli, Quarto, Giugliano in Campania e Napoli, specificamente nei quartieri di Fuorigrotta, Bagnoli, Soccavo e Chiaiano. Queste aree sono classificate come “zona rossa”, segnalando un alto rischio in caso di eruzione.

L’evacuazione potrebbe essere necessaria a causa della possibile caduta di ceneri e lapilli, che richiederebbe un’azione rapida e coordinata. Saranno attivate 14 aree di raccolta, da cui partiranno autobus per il trasferimento alla stazione centrale di Napoli. Qui, i partecipanti troveranno referenti delle varie regioni gemellate pronte ad accoglierli. Fabio Ciciliano, capo della protezione civile, sottolinea l’importanza di questa esercitazione per testare l’efficacia del sistema di risposta alle emergenze. La preparazione prevede la simulazione di situazioni che, idealmente, si verificherebbero nel corso di giorni o settimane, come l’organizzazione dei trasporti e la gestione del personale.

Riflessioni sulla sicurezza e sulla comunità

L’importanza di questo esercizio è stata ribadita anche dal sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, che ha evidenziato la necessità di avere una preparazione adeguata in situazioni di emergenza. Tuttavia, è difficile valutare quanto gli abitanti dei comuni coinvolti si sentano effettivamente rassicurati da tali iniziative, soprattutto in un contesto in cui le istituzioni locali hanno spesso faticato a risolvere problematiche legate al bradisismo e alle sue conseguenze. Queste difficoltà hanno minato la fiducia della comunità nelle autorità competenti, facendo percepire le esercitazioni come un ulteriore adempimento burocratico piuttosto che come un reale supporto.

Ciciliano, parlando della consapevolezza del rischio associato a quest’area, ha affermato che è fondamentale educare i cittadini alla comprensione dei pericoli legati alla potenziale attività vulcanica. Questo esercizio, secondo lui, dovrebbe portare a due risultati fondamentali: il test del sistema di emergenza e l’aumento della consapevolezza tra i cittadini riguardo al rischio vulcanico. Tuttavia, la complessità della situazione fa sì che sia cruciale non trascurare gli aspetti legati all’assistenza delle persone vulnerabili, che necessitano di un supporto specifico durante le emergenze.

Le preoccupazioni delle famiglie con disabili

Un aspetto particolarmente preoccupante emerso in relazione a queste esercitazioni riguarda la preparazione per l’assistenza delle persone disabili. Laura Iovinelli, portavoce del Comitato Emergenza Campi Flegrei, ha espresso preoccupazione per le famiglie con disabili, sottolineando le difficoltà che molti genitori e assistenti affrontano nell’organizzazione di un’evacuazione in caso di emergenza. L’incertezza su come procedere in caso di un evento critico potrebbe rendere la situazione ancora più complicata.

Iovinelli ha riferito di conversazioni con familiari di persone disabili che si sentono impreparati e privi di indicazioni chiare su come portare a termine il trasferimento verso le aree di raccolta. La necessità di programmare esercitazioni specifiche per queste circostanze è stata riconosciuta come cruciale, specialmente alla luce delle esperienze negative passate, come quella della notte del 20 maggio, quando emergenze simili si sono verificate. L’appello a garantire un approccio più inclusivo e attento alle necessità delle persone con disabilità presenta una questione di grande rilevanza in questo contesto.

Published by
Valerio Bottini