Sindaco di San Giorgio a Cremano accusa il Governo: “Critiche alla Carta solidale Dedicata a Te”

Il sindaco Giorgio Zinno ha espresso forti perplessità riguardo al meccanismo d’assegnazione della Carta solidale Dedicata a Te, che ritiene sfavorevole per i cittadini del Sud Italia. Sotto l’analisi del primo cittadino di San Giorgio a Cremano, il sistema adottato dal Governo risulterebbe ingiusto e penalizzante per chi vive in reale miseria economica. I numeri ufficiali rendono evidente l’iniquità della misura, evidenziando un divario notevole in termini di assegnazione tra il Sud e il resto del Paese.

I numeri della discordia: l’assegnazione della carta

Dati allarmanti per San Giorgio a Cremano

Nella città di San Giorgio a Cremano, solo 1.497 su 3.514 aventi diritto saranno beneficiari della Carta solidale. Questi dati sono stati sottolineati dal sindaco Zinno, il quale ha esplicitato le sue preoccupazioni riguardo alla distribuzione delle risorse. “La situazione è insostenibile. Solo il 42% delle persone che ne hanno diritto riceverà il sostegno”, ha dichiarato il sindaco, rimarcando la disparità tra la popolazione del Sud e quella del Nord, dove l’accesso alla carta sembra più facilitato.

Secondo il decreto ministeriale, le carte sono assegnate seguendo due criteri principali: il 50% delle carte viene ripartito in base alla popolazione residente, mentre l’altro 50% è stabilito tramite un’analisi del reddito pro capite dei vari Comuni. Questo meccanismo è stato definito dal sindaco come un pretesto per privilegiare i comuni del Nord, senza tenere conto delle reale condizioni economiche.

Disparità tra Sud e Nord

Le analisi condotte su questa distribuzione rivelano che, a causa della formula adottata, è possibile che al Nord si possa beneficiare della carta anche con un ISEE che supera i 14mila euro. Viceversa, nei comuni del Sud, ai cittadini è richiesta una condizione di sostanziale miseria, con un limite ISEE di poco superiore ai 5mila euro. La distribuzione, quindi, non solo è percepita come ingiusta, ma genera anche vero malcontento tra i cittadini meridionali.

La struttura del decreto ministeriale prevede che né i Comuni né l’INPS possano intervenire sull’assegnazione, che viene totalmente gestita dal Ministero, accentuando ulteriormente il sentimento di impotenza tra le amministrazioni locali. Nikolaj Zenon ha chiamato all’azione, specificando che ci sarà bisogno di interventi massicci a favore dei cittadini in difficoltà, affinché possano ricevere il supporto necessario.

Le critiche del sindaco al governo

Accuse di inefficienza e disparità

Zinno ha accusato il Governo di perpetrare una forma di ingiustizia sistematica nei confronti dei cittadini del Sud. “Si tratta dell’ennesima truffa ai danni dei cittadini del Sud”, ha affermato. Le sue parole sono un chiaro riferimento alla legge Spacca-Italia, ritenuta da lui e da molti altri un tentativo di minare l’unità nazionale attraverso una devoluzione di competenze alle Regioni. Si tratta di una legislazione che, secondo il sindaco, mette a rischio diritti fondamentali come quelli legati alla sanità e all’istruzione.

Inoltre, Zinno ha sottolineato l’importanza di mantenere una coesione tra le diverse aree del Paese, affermando che la situazione attuale mina l’eguaglianza dei diritti tra i cittadini. Ha espresso la sua intenzione di mobilitarsi, chiedendo l’intervento dei parlamentari locali e dell’ANCI per opporsi a questa decisione, ritenuta inaccettabile.

La lotta per i diritti dei cittadini

“Non saremo in silenzio”, ha concluso Zinno, rimarcando la necessità di una forte risposta da parte delle istituzioni contro quello che percepisce come un “ulteriore scippo” previdenziale e assistenziale ai danni dei cittadini più vulnerabili. Questa manifestazione di disagio potrebbe portare a un dibattito più ampio sulla redistribuzione delle risorse e sul sostegno reale che le istituzioni possono offrire ai cittadini in difficoltà economica.

In questo contesto di forte tensione, le istituzioni locali sono chiamate a trovare un equilibrio tra le necessità dei cittadini e le decisioni governative, affinché possano garantire un supporto effettivo e giusto a chi ne ha realmente bisogno.

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Redazione