La situazione lavorativa nelle aziende Dema di Somma Vesuviana e Cam di Paolisi ha sollevato forti preoccupazioni, con circa 150 esuberi annunciati dall’azienda. Valeria Ciarambino, Vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, ha espresso il suo sostegno ai lavoratori, sottolineando l’importanza di affrontare questa crisi con responsabilità e attivismo. Il tema centrale non è solo economico, ma riguarda soprattutto la dignità e la sicurezza lavorativa di tanti individui e delle loro famiglie.
La manifestazione che si è tenuta lunedì è stata caratterizzata da un gesto simbolico forte: cinque lavoratori sono saliti sul tetto della fabbrica per esprimere il loro dissenso e la loro angoscia. Questo atto di protesta non è solamente una contestazione formale, ma un chiaro segnale di allerta da parte di chi è direttamente messo a rischio dalla decisione di esubero. I lavoratori hanno voluto far comprendere all’opinione pubblica e alle istituzioni che la loro situazione non è solo una questione aziendale, ma riguarda la sopravvivenza delle loro famiglie e della comunità intera.
I lavoratori della Dema e della Cam si trovano ad affrontare un periodo difficile, aggravato dalle crisi passate e dalle incertezze future. Valeria Ciarambino ha evidenziato che la vita di molte persone dipende dalla stabilità di queste aziende, le cui professionalità e competenze, accumulate nel tempo, non possono essere ignorate. La riflessione strategica sul tema del lavoro deve essere al centro della discussione pubblica, per evitare che la parola “esubero” diventi la norma in un contesto già fragile.
In vista della scadenza della cassa integrazione prevista per il 31 dicembre, le aspettative verso l’azienda e le istituzioni sono alte. Ciarambino ha invitato l’azienda a presentarsi alla riunione programmata dal Ministero per il 10 dicembre con un piano industriale concreto e lungimirante. Questo piano dovrebbe focalizzarsi su investimenti piuttosto che su ulteriori riduzioni del personale, in un settore aeronautico che mostra segni di ripresa.
Il dialogo tra l’azienda e le istituzioni deve essere costruttivo, non limitato a richieste di aiuto statale. È fondamentale che la Dema e la Cam esplorino opzioni innovative e viabili per rilanciare la propria attività, evitando di adottare strategie che possano penalizzare gli operai. La crescita economica sostenibile è possibile solo se ci si impegna a valorizzare il capitale umano e industriale già presente.
I lavoratori della Dema e della Cam non devono essere considerati solo numeri, ma rappresentano un patrimonio di competenze e professionalità che è stato costruito nel corso degli anni. Questi individui hanno accumulato un bagaglio di esperienze prezioso, che deve essere preservato e valorizzato per il bene dell’industria locale. È cruciale che le istituzioni riconoscano l’importanza delle risorse umane nei processi di rinnovamento aziendale e nella gestione delle crisi.
La consapevolezza del valore dei lavoratori è un elemento che deve guidare le scelte politiche e aziendali. La lotta contro gli esuberi è una battaglia per la dignità, non solo per il posto di lavoro, ma per il riconoscimento del contributo fondamentale che ogni lavoratore offre alla propria comunità. La vicinanza dei rappresentanti istituzionali può fare la differenza nel sostenere una cultura imprenditoriale più responsabile e orientata al futuro.
La mobilitazione in corso rappresenta i timori di una comunità intera, ma anche la determinazione a non accettare passivamente un destino già scritto. I prossimi incontri e le decisioni che verranno prese nei prossimi giorni saranno cruciali per il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie, ponendo l’accento sull’impegno collettivo necessario per affrontare le sfide occupazionali che si prospettano.