La vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, Valeria Ciarambino, ha espresso il suo pieno supporto alla manifestazione indetta dai sindacati di categoria per tutelare i lavoratori Stellantis. Le dichiarazioni di Ciarambino sottolineano la necessità di un’azione collettiva per preservare i posti di lavoro in Campania e in altri territori italiani, evidenziando le preoccupazioni per gli annunci di possibili licenziamenti da parte dell’azienda.
La posizione di Valeria Ciarambino sull’occupazione
Valeria Ciarambino ha chiarito con fermezza che è cruciale unirsi in questo momento difficile per garantire la sicurezza occupazionale dei lavoratori. Secondo Ciarambino, le parole del CEO di Stellantis, Carlos Tavares, che ha sollevato la possibilità di licenziamenti, sono inaccettabili in un contesto nel quale l’azienda ha beneficiato di ingenti fondi pubblici nel corso degli anni. La vicepresidente ha magnificato il ruolo dei lavoratori negli stabilimenti di Pomigliano, Pratola e nelle varie realtà dell’indotto, che rappresentano il cuore pulsante dell’industria automobilistica italiana.
Ciarambino ha richiamato l’attenzione sul fatto che una vera azienda, consapevole della propria responsabilità sociale, non dovrebbe diffondere minacce occupazionali. La mancanza di un piano industriale lungimirante da parte di Stellantis suscita dubbi sull’impegno dell’azienda nei confronti dei cittadini e dei dipendenti che contribuiscono attivamente al suo successo. La vicepresidente ha rivendicato la necessità di un’idea chiara e di politiche occupazionali solide, specialmente in un settore in crisi come quello automobilistico.
La crisi del settore automotive e le responsabilità delle multinazionali
Il settore automotive sta attraversando una fase di difficoltà sia in Italia che in Europa, motivo per cui è fondamentale, secondo Ciarambino, progettare un futuro sostenibile e innovativo. La critica principale rivolta a Stellantis riguarda la sua capacità di pianificare strategie industriali che non solo tutelino i profitti, ma anche il benessere dei lavoratori. In questo contesto, la vicepresidente ha denunciato come la multinazionale, nonostante i fondi pubblici ricevuti, si stia mostrando priva di etica.
Ciarambino ha messo in evidenza la distanza tra le pratiche aziendali di Stellantis e le reali necessità della forza lavoro. La costante minaccia di ridimensionamenti, delocalizzazioni e riduzione del personale, assieme all’uso di ammortizzatori sociali, è stata descritta come una forma di coercizione nei confronti dell’Italia e dei suoi cittadini. In questo scenario, i lavoratori del “Vico” sono definiti come un modello d’eccellenza per l’industria metalmeccanica, eppure la loro posizione resta vulnerabile, in balia di decisioni aziendali imposte.
L’appello al Governo e il futuro dei lavoratori
Ciarambino ha lanciato un appello forte e chiaro al Governo italiano, invitandolo a convocare un tavolo di confronto con Stellantis e le rappresentanze sindacali. L’obiettivo è garantire rassicurazioni concrete e un piano industriale che soddisfi le esigenze dei lavoratori. La vicepresidente sottolinea che il Governo ha il dovere di proteggere i diritti di tutti i cittadini, e che è tempo di lasciare da parte l’incertezza e le esitazioni.
In una situazione che richiede azioni tempestive e mirate, Ciarambino ha evidenziato l’urgenza di superare le stagnazioni e di trovare soluzioni efficaci per salvaguardare decine di migliaia di posti di lavoro. L’auspicio è che si possano instaurare progetti a lungo termine, che favoriscano un’industria automobilistica non solo competitiva, ma anche sostenibile e rispettosa della forza lavoro. Una chiamata sociale che potrebbe ridisegnare il panorama lavorativo dell’intero settore.