Una balena pilota, conosciuta scientificamente come Globicefalo, è stata trovata stamattina sulla spiaggia di Simon’s Town, nei pressi di Città del Capo. Questo evento ha richiesto immediati interventi da parte delle autorità locali per prevenire problematiche legate all’affluenza turistica e alla salute pubblica. Il Sudafrica sta vivendo l’inizio della sua stagione estiva, il che ha reso l’intervento ancora più critico.
La situazione a Simon’s Town
Il ritrovamento della balena, lunga oltre 4 metri, ha sollevato l’attenzione non solo per il suo stato di spiaggiamento ma anche per le circostanze che lo circondano. Il comune, tramite il proprio rappresentante Gregg Oeloffse, ha riferito che già da settembre, a seguito dell’inizio della stagione delle balene, sono stati segnalati diversi incidenti simili. Oeloffse ha spiegato che è abbastanza comune che alcune di queste creature si arenino sulla spiaggia in questo periodo dell’anno. Da settembre, cinque carcasse di balena sono state rimosse dai litorali sudafricani.
Il lavoro di rimozione avviene per lo più in modo tempistico; è fondamentale agire rapidamente per evitare l’accumulo di turisti e per limitare i rischi per la salute pubblica. La carcassa viene portata in discarica poiché non può essere utilizzata per alcun tipo di consumo. Oeloffse sottolinea che la rimozione di una balena morta è un’operazione che richiede tempo e risorse.
La complessità della rimozione della carcassa
Rimuovere una balena di grandi dimensioni dal litorale non è un compito da poco. Per esempio, il 16 novembre di quest’anno, ci sono voluti due giorni interi per smaltire il corpo di una megattera di 35 tonnellate e 14 metri di lunghezza. Oeloffse ha fatto notare che l’operazione può talvolta richiedere fino a cinque giorni, a causa delle difficoltà logistiche e del pesante carico da gestire. La rimozione di una carcassa di balena è un processo delicato che coinvolge personale qualificato e attrezzature specifiche.
Il rappresentante del comune ha inoltre specificato che il decomporsi di una balena è un processo lungo e complesso. Una balena di grandi dimensioni può impiegare mesi, e in alcuni casi più di un anno, per decomporsi naturalmente. Questo aspetto aumenta ulteriormente l’importanza di un intervento tempestivo per rimuovere i resti dall’arenile.
Il rischio per la salute pubblica
Oltre alla difficoltà della rimozione, ci sono chili di motivi sperimentali per cui i rappresentanti delle autorità locali si affrettano a liberare le spiagge dalle carcasse. Una volta che una balena inizia a decomporsi, emana un odore ripugnante e può attrarre squali, poiché i grassi e gli oli rilasciati dalla decomposizione sono molto appetibili per questi predatori marini. La situazione diventa così un potenziale pericolo non solo per la fauna selvatica, ma anche per i bagnanti e i turisti che si trovano nei paraggi.
Le autorità locali sono quindi sempre sotto pressione per mantenere la sicurezza e igiene delle spiagge. La corretta gestione di questi episodi di spiaggiamento è cruciale per la tutela della salute pubblica e per garantire la sicurezza di chi frequenta le coste. È evidente che dietro a quell’evento c’è un intero sistema di operazioni che si mettono in moto, spesso invisibile ai più, ma fondamentale per preservare l’ecosistema locale e il benessere dei visitatori.