Il progetto “Sestante“, presentato da Sport e Salute, mira a trasformare il panorama sportivo italiano, non per sostituirsi agli enti sportivi esistenti, ma per attivare un processo di ottimizzazione nell’uso delle risorse pubbliche. Questa iniziativa si propone di ridurre le inefficienze e concentrare gli investimenti su iniziative fondamentali per lo sviluppo e la crescita del movimento sportivo. Tra i punti cruciali del progetto c’è il focus sull’impiantistica e sulla riqualificazione delle strutture, processi essenziali affinché ogni cittadino possa beneficiare di opportunità sportive accessibili.
Marco Mezzaroma, presidente di Sport e Salute, ha chiarito l’intento del progetto “Sestante“. Non si tratta di una mera operazione di riorganizzazione, ma di un impegno concreto che cerca di costruire un ecosistema sportivo sostenibile. L’idea è quella di instaurare contratti di servizio con gli organismi sportivi, permettendo loro di utilizzare in modo efficiente gli spazi che oggi sono sotto l’egida di Sport e Salute. Attraverso un approccio collaborativo, si auspica la creazione di un circolo virtuoso che possa portare a un miglioramento tangibile delle infrastrutture e dei servizi offerti, rendendo lo sport più accessibile per tutti.
Il tema dell’inclusività è stato ribadito anche da Diego Nepi Molineris, amministratore delegato di Sport e Salute. Le iniziative “Sestante” e “Illumina” costituiscono parte integrante di una visione moderna dello sport, mirata a renderlo più accessibile alle famiglie e ai cittadini. “Dobbiamo immaginare piazze aperte”, ha affermato Nepi Molineris, dove ognuno possa sentirsi partecipe attivamente della cultura sportiva. È un messaggio chiaro: lo sport deve essere un diritto per tutti, non un privilegio per pochi.
Un elemento chiave del progetto “Illumina” riguarda l’integrazione delle nuove strutture sportive nel contesto urbano. Si parla di creare impianti moderni e inclusivi, fruibili da tutti i cittadini e strategicamente collocati nelle aree più strategiche delle città. Questo approccio non solo migliorerà l’accessibilità allo sport, ma contribuirà anche a un cambiamento positivo nell’uso degli spazi pubblici, facilitando la socializzazione e l’interazione tra le diverse realtà comunali. Le nuove strutture, concepite per essere parte di un tessuto sociale coeso, potranno fungere da ponti tra le varie comunità, rispondendo a esigenze locali specifiche.