La questione della gestione dello stadio Maradona di Napoli, un tema caldo non solo tra i tifosi ma anche tra le istituzioni locali, è tornata al centro del dibattito pubblico. Le dichiarazioni del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, sollevano interrogativi sulla possibilità di una cessione. L’amministrazione comunale, rappresentata dal presidente della Commissione Trasporti e Infrastrutture, Nino Simeone, ha chiarito la sua posizione in merito, sottolineando il corretto iter da seguire per eventuali proposte.
Durante un’intervista a Radio Marte, Nino Simeone ha chiarito che il Comune di Napoli non ha ricevuto alcuna richiesta formale da parte di Aurelio De Laurentiis per la cessione dello stadio. La discussione sul possibile trasferimento della proprietà dello stadio Maradona, da parte del presidente azzurro, viene considerata insufficiente se non supportata da un atto formale. Un’informazione cruciale, secondo Simeone, è che ogni proposta di acquisto deve rispettare le normative relative ai beni pubblici. Un cittadino che intende acquistare un bene pubblico deve presentare una richiesta ufficiale, e lo stesso vale per De Laurentiis.
Simeone ha messo in evidenza che il Consiglio comunale è l’ente preposto a ricevere richieste ufficiali e a valutarle in base alle normative vigenti. Non esiste alcun “progetto in vendita” per lo stadio Maradona, ma si è aperti a proposte qualora venissero presentate in modo formale e dettagliato. Un’esigenza che va oltre le semplici dichiarazioni pubbliche, richiedendo una serie di documentazioni riguardo a destinazione d’uso e modalità operative.
Il presidente della Commissione ha sottolineato come ci siano stati esempi di corretta gestione e di approccio concreto da parte di altre squadre di calcio in Italia, come INTER e MILAN, ROMA e LAZIO, BOLONIA e ATALANTA. Tali club hanno presentato manifestazioni d’interesse per le loro rispettive strutture, seguendo percorsi chiari e ufficiali. Simeone ha esortato De Laurentiis a replicare questo approccio, suggerendo che un’azione simile sarebbe utile per il club e per la città, creando una sinergia positiva.
È importante notare che il Comune non ha intenzione di ostacolare la modernizzazione e l’efficienza delle infrastrutture sportive. La posizione assunta da Simeone indica una volontà di apertura e collaborazione, ma rimarca la necessità di seguire procedure corrette e formali. La gestione del patrimonio sportivo pubblico, in questo caso rappresentato dallo stadio Maradona, deve avvenire nel rispetto delle leggi e delle pratiche amministrative consuete.
Nino Simeone ha, inoltre, specificato che non esiste un rapporto conflittuale tra il Comune e Aurelio De Laurentiis. Non si tratta di una questione personale, ma di un’interpretazione delle normative. Il presidente della Commissione ha rinnovato la disponibilità dell’amministrazione comunale ad accogliere eventuali proposte, sottolineando l’importanza di un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte. Un invito all’unità per il bene del Napoli e dei suoi tifosi, affinché si trovino soluzioni idonee per valorizzare uno dei simboli più rappresentativi della città.
La possibilità di un futuro diverso per lo stadio Maradona passa dunque per la volontà di tutelare gli interessi pubblici e seguire procedure di trasparenza.