Emidio Mansi e Giusy Ronga rappresentano un esempio sublime di come un incontro casuale possa trasformarsi in una lunga e felice storia d’amore. Dopo meno di due anni di fidanzamento e ben 26 di matrimonio, la loro relazione ha attraversato varie fasi, dal primo appuntamento a Napoli fino alla creazione di una famiglia nei segni della tradizione e dell’amore. Un racconto che si snoda tra emozioni, scelte impegnative e la ricerca di un equilibrio tra vita lavorativa e familiare.
Il primo appuntamento e la scintilla di Napoli
La loro storia inizia con un incontro ben orchestrato da amici comuni. Giusy, a soli 22 anni, è una giovane aspirante architetta reduce da una delusione amorosa, mentre Emidio ha già 28 anni ed è un manager di successo. Per il primo appuntamento, scelgono una serata che unisce cultura e gastronomia: un concerto al Teatro di San Carlo e una cena presso il ristorante Mimì alla Ferrovia. Quest’uscita si trasforma in un’occasione indimenticabile, accendendo una scintilla che non si spegnerà facilmente.
L’atmosfera del concerto e la convivialità della cena tessono le basi di un legame che cresce rapidamente. Dopo qualche mese, Emidio sorprende Giusy con una proposta inaspettata: “Mi sposeresti?”. La positività di Giusy verso questa domanda leggera prepara il terreno per una decisione notevole. Con un gesto romantico, Emidio la conduce nella storica piazza del Gesù e, emozionato, chiede di fissare una data per le nozze presso la basilica di Santa Chiara, un luogo speciale per Giusy che aveva sempre sognato di sposarsi lì. La spontaneità di questa richiesta sorprende entrambi, ma segna l’inizio di un grande progetto di vita.
Le nozze premature e il sogno imprenditoriale
Dopo un breve periodo di preparativi, il matrimonio di Emidio e Giusy avviene in anticipo rispetto alla data inizialmente programmata. Con un criterio di pragmatismo, preparano tutto in soli quattro mesi, culminando nel giorno del loro “sì”. Nonostante la frenesia del matrimonio, Giusy riesce a discutere la tesi di laurea con l’anello al dito, mentre insieme iniziano a costruire una vita a Milano.
Tuttavia, le ambizioni professionali di Emidio lo portano a fare una scelta importante: tornare a Napoli per guidare un’azienda familiare di pasta. La sua carriera prende una piega significativa quando l’azienda Garofalo, con forti radici a Gragnano, lo contatta per farlo diventare il capitano di una realtà che fattura 30 milioni di euro. Emidio, spinto dal desiderio di rivitalizzare e far crescere l’azienda, accetta la sfida. La decisione di tornare a Napoli comporta un sacrificio per Giusy, che aveva sognato una vita a Milano. Però, comprendendo l’importanza del sogno professionale del marito, accetta con spirito di collaborazione.
Crescita famigliare e adozione internazionale
A coronare il loro amore, Emidio e Giusy decidono di allargare la famiglia. Iniziano a esplorare la possibilità di un’adozione internazionale. Sebbene siano in grado di avere figli naturali, scelgono di perseguire un diverso percorso per fare la differenza nella vita di un bambino in difficoltà . Dopo l’arrivo della loro primogenita, Guya, Giusy scopre di essere incinta; Guya diventa poi un’importante figura nella loro famiglia. A quattro anni e mezzo, la famiglia parte per la Cambogia e ritorna con Thoeun, che ha solo due anni.
Successivamente, otto anni dopo questa prima adozione, vanno in Cina per accogliere Leshui. Il loro percorso di adozione è motivato dalla volontà di dare a bambini in situazioni difficili nuove prospettive. Ogni figlio porta con sé un valore e una storia unici, arricchendo la vita quotidiana di Emidio e Giusy e contribuendo a un impegno familiare verso una crescita piena di amore.
Una famiglia in cerca di avventure
Oggi, i Mansi si presentano come una famiglia che abbraccia appieno la vita, affrontando ogni giorno con entusiasmo e curiosità . Guya è attualmente una studentessa di Medicina all’Humanitas e, in passato, è stata campionessa di nuoto. La sua determinazione e libertà di scelta rimangono un esempio per tutti, mentre Thoeun frequenta la scuola di danza del Teatro di San Carlo, seguendo la sua passione per l’arte. Leshui, a soli 14 anni, studia al liceo artistico, dimostrando l’importanza di lasciare spazio per i sogni e le aspirazioni.
In famiglia, non mancano mai le avventure. Dai viaggi insieme, con un approccio semplice che include notti in ostelli e avventure in tenda, alla creazione di un rifugio a Ponte Landolfo. Questo è diventato un luogo speciale dove Emidio e Giusy possono dedicare tempo ai figli e agli amici, condividendo momenti di convivialità attorno a un tavolo. La loro storia non è solo quella di un matrimonio, ma di un percorso condiviso, dove l’amore e il rispetto si intrecciano con il desiderio di esplorare il mondo e della vita di tutti i giorni.