Riscrivere la storia di un legame che ha attraversato gli anni e le culture, dal nord al sud dell’Italia, rappresenta un vero viaggio nelle emozioni. Questa è la storia di Paolo Pagnani e Simona Cherella, che domani festeggeranno un traguardo significativo: il sessantesimo compleanno di Paolo e 32 anni di un amore che ha radici profonde e una storia affascinante.
L’incontro: due vite che si incrociano
Nel 1993, in un’epoca in cui la tecnologia era ben lontana dall’esser parte della vita quotidiana, Paolo e Simona si incontrano casualmente. Sono seduti uno di fronte all’altro su un treno: Simona ha solo 18 anni e sta viaggiando da Milano per trascorrere l’estate con i parenti in Campania. Paolo, con i suoi 28 anni, viaggia in senso opposto, tornando a Napoli dopo aver studiato a Bologna. Un discorso spigliato e l’amore per la musica li avvicinano. Parlano di Franco Battiato, un artista che entrambi ammirano, un modo per creare un’intesa che trascende la giovinezza di Simona.
L’epistolarità diventa un modo affascinante per continuare a conoscersi. Le lettere si susseguono, rivelando un legame che cresce anche nella distanza. Paolo, residente a Bologna, non si fa problemi a prendere il treno per raggiungere Simona a Milano. I due iniziano un’amicizia che ben presto si trasforma in qualcosa di più profondo, nonostante i quindici anni di differenza.
Da amici a sposi: la loro storia d’amore
Dopo qualche mese di piacevoli incontri e scambi di pensieri, Paolo e Simona decidono di ufficializzare la loro storia. Si fidanzano e il loro legame si allarga in un’intensa relazione che dura per sette anni. L’amore si concretizza nel 2000, quando si uniscono in matrimonio a Caserta, in una chiesa che porta gli echi della tradizione. La cerimonia, caratterizzata da un rito cattolico e da atmosfere multietniche, segna un importante momento di congiunzione tra diverse culture, con un gruppo di musicisti serbi a dare un tocco unico alla celebrazione.
Dopo il matrimonio, Simona si trasferisce a Napoli, nella vivace zona di Chiaia. Anche se portare avanti una vita in una città diversa presenta delle sfide—Simona lamenta talvolta una mancanza di alcuni servizi e organizzazione che a Milano si danno per scontati—si adatta benissimo al nuovo contesto, scoprendo l’accoglienza e la calorosità della cultura napoletana, che si integra perfettamente con il suo spirito artistico.
La famiglia e l’arte: un legame che cresce
Paolo proviene da una famiglia radicata nella tradizione, essendo uno dei tre figli della storica pizzeria Brandi, famosa per la nascita della pizza Margherita nel 1889. Oltre a dedicarsi alla musica, Paolo continua a portare avanti l’attività della sua famiglia, affiancato dai suoi fratelli. Da questo meraviglioso legame nascono due figli: Vincenzo, 22 anni, studente di Statistica, e Chiara, 21, che ha scelto di intraprendere la carriera nel campo delle Scienze politiche.
Nonostante il passare del tempo, Paolo e Simona hanno saputo mantenere viva l’identità di coppia e il desiderio di viaggiare. Ogni anno, cercano di seguire i loro artisti preferiti ai festival musicali in Nord Europa, alimentando così la loro passione per la musica e l’arte. La pizzeria di famiglia, un crocevia di artisti di fama mondiale, ha visto passare nomi eccellenti, da Pavarotti a Philip Glass. Paolo, nel contesto musicale, compone colonne sonore e guida un progetto con una band chiamata White Circle Project.
La loro vita è una fusione armoniosa di Arte, cucina, musica e interscambi culturali tra Milano e Napoli. Così, Paolo e Simona continuano a scrivere la loro storia, tessendo una trama ricca di esperienze e momenti significativi, incarnando la bellezza di un amore nato per caso.