Storia e rinnovamento del Grand Hotel Vesuvio: un’eccellenza napoletana

Il Grand Hotel Vesuvio, situato nel cuore di Napoli, è un simbolo dell’ospitalità partenopea fin dalla sua fondazione nel 1882. Inizialmente concepito dall’imprenditore belga Oscar De Mesnil come supporto per gli ospiti dei Bagni del Chiatamone, il prestigioso hotel ha accolto personaggi illustri della cultura e dell’arte, tra cui Oscar Wilde e Gabriele D’Annunzio. Oggi, il ristorante fine-dining al rooftop, dedicato al celebre tenore Enrico Caruso, continua questa tradizione di eccellenza culinaria, sotto la guida dello chef Emanuele Petrosino.

Un’icona del ‘900 rinnovata

Sotto la direzione di Sergio Maione, attuale proprietario e presidente della Grande Albergo Vesuvio S.p.a., il Grand Hotel Vesuvio ha subito un processo di ammodernamento che ha saputo rispettare la sua storicità. Gli interventi hanno portato a una valorizzazione degli spazi e dei servizi offerti, rendendo l’hotel un punto di riferimento per turisti e residenti. La location non è solo un luogo dove dormire, ma un’esperienza che unisce storia, lusso e cultura.

Grazie ai recenti lavori, gli ospiti possono godere di un’accoglienza rinnovata e di una serie di servizi che soddisfano le esigenze del viaggiatore moderno, mantenendo l’eleganza e il fascino del passato. Ogni angolo del Grand Hotel Vesuvio racconta una storia, sia essa legata a un evento storico o a una celebrazione privata. Il calore del personale, insieme alla ricercatezza degli ambienti, fa sì che ogni visita sia indimenticabile.

Offerta eno-gastronomica di alto livello

Il Grand Hotel Vesuvio non brilla solo per la sua storia, ma anche per la sua proposta eno-gastronomica. Al decimo piano, il “Sky Lounge” offre una vista mozzafiato sulla città, e i cocktail preparati dalla crew di sala sono vere e proprie opere d’arte. Il lounge bar “La Vesuvietta” al piano terra arricchisce ulteriormente l’offerta culinaria. Un team esperto, guidato da Massimo Cascella e Graziano D’Acierno, si dedica alla ricerca delle eccellenze gastronomiche regionali, presentando prodotti di alta qualità, come i famosi lievitati di Malafronte e le delizie di patisserie di Mario Di Costanzo.

Il cocktail bar offre una selezione manifestamente ampia, con oltre cinquanta referenze che spaziano dai classici ai signature e luxury cocktails. Ogni drink è un viaggio sensoriale, pensato per soddisfare anche i palati più esigenti. Il bancone, gestito dal bar manager Massimo Cascella, è il palcoscenico di creazioni uniche, dove gli ingredienti freschi si fondono in miscele equilibrate. La varietà di distillati e la qualità delle materie prime fanno sì che ogni cocktail racconti una storia a sé.

L’esperienza di degustazione

All’interno di questa offerta, la degustazione si presenta come un viaggio attraverso sapori intensi e accostamenti audaci. I cocktail come l’Americano e il Negroni sono serviti con accompagnamenti selezionati, tra cui le patatine ai vegetali Tyrrell e le olive Nocellara del Belice. Ogni piatto è concepito per esaltare il drink proposto, offrendo un’esperienza gastronomica a tutto tondo.

Particolare attenzione merita l’“House Martini”, un esempio di mixology ben calibrata, preparata con Italian dry gin e vermouth ambrato. La raffinatezza del cocktail è completata dall’assaggio di champagne Nicolas Moreau, che si combina con la piccola pasticceria di Mario Di Costanzo, creando un abbinamento ricercato e memorabile.

La serata si chiude con il whisky Talisker Single malt “aged 25 years”, un vero tesoro per gli amanti dei distillati. Questo whisky, con i suoi sentori complessi, rappresenta non solo un’ottima scelta di consumo, ma anche un momento di celebrazione del patrimonio gastronomico napoletano. A completare il tutto, la crostata di frutti rossi, preparata con ingredienti freschi, celebra i sapori autentici della tradizione culinaria, rendendo ogni visita al Grand Hotel Vesuvio un ricordo indimenticabile.

Published by
Valerio Bottini