La finale di Frecciarossa Supercoppa 2024 si è conclusa con la vittoria dell’Olimpia Milano su Virtus Bologna con un punteggio di 98-96 dopo un tempo supplementare. Nonostante la gioia per la vittoria, alcuni dei protagonisti hanno avuto prestazioni sottotono, rendendo interessante analizzare i diversi fattori che hanno influenzato l’incontro.
L’analisi della prestazione di Olimpia Milano
I protagonisti in campo
L’Olimpia Milano ha mostrato una prestazione complessiva forte, soprattutto nei momenti decisivi.
Dimitrijevic si è fatto notare per la sua leadership, nonostante un avvio lento. Ha saputo gestire i ritmi e ha fatto valere la sua esperienza, guadagnando falli cruciali su avversari chiave come Hackett e Pajola. È stato determinante con una serie di triple che hanno respinto i tentativi di rimonta della Virtus.
Bolmaro, sebbene non avesse brillato nel primo tempo, ha segnato 5 punti cruciali nel supplemento, dimostrando il suo potenziale e la capacità di rispondere nei momenti chiave. La sua prestazione ha riempito il vuoto lasciato da altri giocatori che non sono riusciti a esprimersi al meglio.
Nebo si è dimostrato dominante sotto i tabelloni, producendo un’ottima prestazione offensiva e difensiva. Con un impressionante 5/6 dal campo nel primo tempo, ha dimostrato di essere un fattore chiave per Milano, costringendo la Virtus a cambiare strategia offensiva.
L’allenatore Messina ha gestito bene le strategie difensive e offensive, facendo aggiustamenti necessari durante la partita nonostante le difficoltà nel tiro da tre punti della squadra.
Le difficoltà di Virtus Bologna
Una serata difficile per i protagonisti bianconeri
Dall’altra parte, la Virtus Bologna ha faticato a trovare il giusto ritmo, con alcuni giocatori che non hanno reso nei momenti cruciali della partita.
Clyburn, pur non brillando al tiro, ha cercato di contribuire in altre aree, mostrando grinta difensiva; tuttavia, non è riuscito a incidere come sperato, soprattutto nel finale. Il tiro decisivo sulla sirena, fallito, è stato un ulteriore segnale del suo momento difficile.
Belinelli ha sofferto per la mancanza di ritmo, complicata da alcune decisioni arbitrali contro di lui. La sua prestazione è stata deludente, con pochi minuti in campo e tanto desiderio di recuperare il tempo perso.
Shengelia, al contrario, ha evidenziato il suo valore grazie a un’ottima prestazione, spingendo la squadra in avanti e mantenendo vivo il punteggio durante i momenti di difficoltà. È emerso come punto di riferimento offensivo, ma il suo sforzo non è bastato a portare la Virtus alla vittoria.
L’allenatore Banchi ha cercato di trovare un assetto competitivo anche con un’intera squadra che non era al massimo della forma. Nonostante le difficoltà, ha tentato di sopperire a queste mancanze con qualche accorgimento strategico.
Le pagelle: performance a confronto
Valutazioni dei giocatori di Milano
Esaminando le prestazioni individuali, Dimitrijevic ottiene un punteggio di 8 per la sua capacità di orchestrare il gioco, mentre Nebo si aggiudica anch’egli un meritato 8 grazie al contributo in entrambe le fasi. Bolmaro si guadagna un 7 per i suoi punti chiave in momenti decisivi. D’altro canto, Belinelli con un 4.5 evidenzia le difficoltà del suo talento nel momento cruciale.
Le valutazioni dei giocatori di Virtus
I giocatori della Virtus sono stati valutati in base alle loro effettive prestazioni. Clyburn ha ricevuto un punteggio di 6, documentando il suo tentativo di mantenere alta l’intensità, ma con risultati altalenanti. La migliore prestazione è stata quella di Shengelia, con un meritato 7.5 per il suo impatto offensivo. Belinelli, come menzionato precedentemente, fatica a superare il 4.5, chiudendo un capitolo di difficoltà personale.
Il quadro complessivo del match ha dimostrato perché Milano abbia potuto prevalere, rafforzando la propria posizione nei piani alti del basket italiano, mentre la Virtus Bologna dovrà riflettere su questo incontro per ritrovare il ritmo.