Il mondo del ciclismo attende con trepidazione il 90esimo anniversario della Vuelta a España, un evento che si annuncia ricco di emozioni e sfide. La corsa, che partirà il 23 agosto 2025 da Torino, Italia, è stata presentata ufficialmente a Madrid. Per la prima volta, il percorso include l’attraversamento di quattro Stati, promettendo un mix di paesaggi incantevoli e tratti impegnativi, con due cronometro in programma che aumenteranno la competizione tra i ciclisti.
Un viaggio attraverso quattro Stati
Il percorso della Vuelta 2025 si distingue per la sua diversità geografica e climatica. I corridori inizieranno la loro avventura in Italia, dove le prime tre tappe si svolgeranno interamente sotto il cielo piemontese. L’emozione del via da Torino rappresenta un tributo non solo alla tradizione ciclistica italiana ma anche all’importanza della città nel circuito internazionale.
Dopo l’Italia, il gruppo effettuerà una veloce incursione in Francia, affrontando il passaggio sui colli del Monginevro e del Lautaret. Questa breve tappa francese non è solo una transizione, ma un’opportunità per gli atleti di schiarirsi le idee prima di volare in Spagna, dove comincerà una nuova fase della competizione, caratterizzata da sfide ancora più ardue.
Cronometro e montagne: le sfide del Giro di Spagna
Il percorso di quest’edizione si preannuncia avvincente, con la quinta tappa rappresentata da una cronometro a squadre. Questo tipo di prova, ormai diventato raro nelle principali competizioni ciclistiche, aggiunge un elemento di spettacolarità unico e coinvolgente. Gli appassionati di ciclismo sanno quanto queste tappe possano influenzare la classifica generale.
Il giorno seguente si passerà dalla velocità della cronometro alla durezza della montagna, con la prima frazione di salita che porterà i ciclisti verso Andorra. Questo rappresenta il quarto stato che i corridori dovranno attraversare. Qui, la combinazione di altitudine e pendenze impegnative metterà a dura prova anche i ciclisti più esperti, creando un clima di incertezze e aspettative.
Ritorno alla tradizione nel 90esimo anniversario
In occasione del suo 90esimo anniversario, la Vuelta intende celebrare la sua storia recente e passata. Javier Guillen, il direttore della corsa, ha evidenziato l’importanza di includere nei percorsi alcuni dei passi storici che hanno caratterizzato le edizioni precedenti, come Morredero, Cerler e Valdezcaray. Questi luoghi non sono solo simboli del passato, ma rappresentano anche la resilienza e il coraggio dei ciclisti che hanno affrontato sfide simili.
La presenza di salite come Angliru, una delle più temute al mondo, è prevista per la 13a tappa. Questa tappa lunga e difficile metterà a dura prova le capacità degli atleti, spingendoli oltre i loro limiti. L’organizzazione ha previsto un totale di cinque tappe di alta montagna e sei tappe di media montagna, rendendo evidente la volontà di rendere questa edizione particolarmente impegnativa.
Valladolid e l’epilogo a Madrid
La competizione si avvicina alla fine con una cronometro individuale a Valladolid. Questa città, che ha un importante legame con la storia della Vuelta avendo ospitato l’arrivo della prima tappa della prima edizione nel 1935, rappresenta la location ideale per una prova così cruciale. Gli atleti sapranno che qui possono ribaltare le sorti della corsa, dato che la cronometro potrà rivelarsi decisiva.
Infine, l’arrivo finale a Madrid è previsto per il 14 settembre, dopo l’ultima tappa di montagna che culminerà con l’ascesa alla Bola del Mundo. Questo finale, con la sua forza simbolica, segna non solo la conclusione della Vuelta 2025, ma anche un omaggio a oltre nove decenni di storie e gradini percorsi nel mondo del ciclismo.
Gli organizzatori hanno espresso l’auspicio che questo percorso possa attrarre ciclisti di alto calibro, come Tadej Pogacar, incoraggiato a partecipare alla Vuelta dopo la sua felice esperienza nel 2019. La corsa si avvicina e il ciclismo spagnolo è pronto a fare il suo grande ingresso nel 2025.