Un recente decreto del Tar del Piemonte ha aperto nuovi scenari per i tifosi del Napoli, dichiarando illegittimo il divieto di trasferta che impediva ai residenti nella provincia partenopea di assistere al match contro la Juventus all’Allianz Stadium. Questa decisione non solo ha reso possibile l’accesso per alcuni tifosi, ma ha anche sollevato interrogativi su futuri provvedimenti simili. Durante l’incontro, che si è concluso con un pareggio di 0-0, oltre mille sostenitori partenopei hanno dovuto fare i conti con questa restrizione.
Il ricorso di un tifoso napoletano
La storia dietro il provvedimento
La questione è emersa a seguito di un divieto emesso dalla Prefettura di Torino, volto a limitare la partecipazione dei tifosi napoletani alla gara di campionato contro la Juventus. Questo provvedimento è stato comunicato solo pochi giorni prima dell’evento, generando malcontento tra i sostenitori. Un tifoso, rappresentato dagli avvocati Erich Grimaldi e Luca Rubinacci, ha deciso di fare ricorso al Tar del Piemonte, contestando l’ingiustizia di questa misura. In particolare, il ricorrente aveva già acquistato due biglietti, uno per sé e uno per suo figlio, dimostrando così un legittimo interesse a presenziare alla partita.
L’intervento del Tar
Il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso, stilando un provvedimento cautelare che ha sospeso il divieto limitatamente ai due ricorrenti. Questa decisione, comunicata dalla Prefettura, ha sottolineato che il provvedimento del Tar è stato adottato senza contraddittorio, il che implica che la sospensiva ha effetto solo per i casi specifici presentati alla corte.
Nonostante la sentenza riguardi esclusivamente i due tifosi, il precedente stabilito potrebbe avere ripercussioni significative in futuro, aprendo la strada a nuovi ricorsi da parte di altri tifosi. Infatti, il Tar ha sollevato interrogativi sulla legittimità del divieto in sé, levando così un velo su una problematica che tocca la libertà di movimento dei tifosi e le misure di sicurezza degli eventi sportivi.
Impatto della sentenza sui tifosi e sulla sicurezza
Ripercussioni immediate
La decisione del Tar, benché specifica per i due ricorrenti, ha scatenato una discussione più ampia tra i tifosi e le autorità sportive. Oltre mille sostenitori napoletani non hanno potuto assistere alla partita a causa del divieto vigente, una situazione che ha generato frustrazione e disappunto. Molti tifosi hanno espresso la volontà di far valere i propri diritti a presenziare a eventi sportivi, portando alla luce il dibattito circa la necessità di tutele per i tifosi.
Future implicazioni legali
La risoluzione di questo caso potrebbe incoraggiare altri sostenitori a costruire strategie legali analoghe. Se il divieto fosse ritenuto sproporzionato, le autorità competenti potrebbero essere chiamate a rivedere e riformulare le proprie politiche relative ai divieti di trasferta. Inoltre, la questione dell’equilibrio tra sicurezza pubblica e diritti dei tifosi potrebbe divenire un argomento centrale nei futuri incontri fra autorità, club e tifoserie.
Con l’attenzione rivolta a questo episodio, si potrebbe assistere a un cambiamento nel modo in cui vengono gestiti i divieti di trasferta, garantendo pertanto un accesso più equo per tutti i tifosi, indipendentemente dalla loro residenza. Le implicazioni legali e sociali di questo caso sono ora sotto osservazione, con la speranza che possano portare a una maggiore considerazione delle esigenze e dei diritti dei tifosi nel contesto calcistico italiano.