Tassista abusivo incastrato: offre latte con benzodiazepine a commercianti e rapina fallita

Un nuovo inquietante capitolo si aggiunge alla cronaca nera napoletana, dove un 50enne tassista abusivo è stato nuovamente arrestato per un episodio di spaccio di sostanze stupefacenti e tentata rapina. Questo individuo, che aveva già attirato l’attenzione della polizia per un precedente crimine ai danni di un’anziana turista, ha scelto di colpire, questa volta, diversi commercianti nel centro di Napoli. Il modus operandi audace e ingegnoso ha sollevato non poche preoccupazioni nei confronti della sicurezza nella città partenopea.

Il primo attacco: il raggiro ai commercianti

La scena del crimine

Il 6 luglio, il 50enne ha fatto il suo ingresso in un negozio specializzato in casalinghi e detersivi, presentandosi come un cameriere di un bar locale. Indossava una mascherina rossa, dettaglio che avrebbe dovuto sollevare sospetti ma che ha invece ingannato gli impiegati. Con un vassoio in mano, ha offerto loro un’innocente bevanda composta da latte di mandorla e amarena.

Il piano e l’arresto

Dopo pochi minuti, le quattro commesse hanno iniziato a sentirsi male, accusando forti giramenti di testa fino a perdere conoscenza. Gli avventori e gli altri dipendenti del negozio, insospettiti dalla situazione, sono intervenuti prontamente per chiamare i soccorsi. Le analisi mediche hanno rivelato la presenza di benzodiazepine nel sangue delle vittime, confermando che erano state drogati. Il finto cameriere aveva tentato di rapinarle, ma grazie alla presenza di altre persone nel negozio, il suo piano non ha avuto successo.

Le indagini si intensificano

Registrazioni e testimonianze

Subito dopo gli eventi, la polizia ha esaminato i filmati delle telecamere di sicurezza del negozio, che hanno mostrato il 50enne mentre si aggirava con il vassoio. Le immagini sono state diffuse sui social media, permettendo così una rapida identificazione dell’uomo. A seguito di ulteriori verifiche, sono emersi due episodi simili in cui lo stesso soggetto era coinvolto.

Gli effetti a catena

Solo alcuni giorni dopo l’incidente, il 10 luglio, altre tre persone sono state ricoverate in ospedale con sintomi analoghi. Tra di esse vi era il proprietario di una pescheria, la figlia e la titolare di una tabaccheria di via Foria. Anche in questo caso, le analisi hanno confermato la presenza di benzodiazepine nel loro sangue. Durante l’interrogatorio, l’uomo della pescheria ha denunciato un ammanco di denaro, suggerendo che il tentativo di rapina fosse avvenuto anche in questa occasione.

Il profilo criminale del 50enne

Una carriera di reati

Il tassista abusivo, già noto alle forze dell’ordine, ha accumulato un lungo elenco di precedenti penali. Gli inquirenti hanno sottolineato come il suo comportamento, impulsivo e audace, stia creando un clima di paura tra i commercianti della zona. Nonostante le misure cautelari già adottate nei suoi confronti, il 50enne ha continuato a delinquere, dimostrando una chiara mancanza di rispetto per la legge e la sicurezza altrui.

Il rischio per la comunità

Il caso del 50enne tassista abusivo riporta alla luce la questione della sicurezza nella città di Napoli, dove episodi di violenza e tentati crimini contro commercianti e cittadini sono in aumento. È fondamentale che le forze dell’ordine intensifichino i controlli e monitorino più da vicino personaggi con un chiaro profilo criminale, per garantire la tranquillità e la sicurezza dei cittadini.

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Redazione