I tempi di attesa per il rilascio e il rinnovo dei passaporti stanno migliorando, ma le innovazioni non sono uniformi tra le diverse città italiane. Un’analisi condotta da Altroconsumo su un campione di venti città ha messo in luce situazioni diverse: se da un lato molte località stanno vivendo una riduzione dei tempi, le grandi città continuano ad affrontare difficoltà significative. Questo articolo esamina i dettagli della situazione attuale.
Recentemente, è emerso che nella maggior parte delle città analizzate, 14 su 20, l’attesa per ottenere un appuntamento in questura è drasticamente diminuita. Gli utenti possono ora prenotare un appuntamento dopo uno o due giorni, oppure al massimo entro una settimana, come nel caso di Bari e Bolzano. Questo rappresenta un passo avanti rispetto a sei mesi fa, quando le attese si prolungavano per diversi mesi, creando disagi ai cittadini. Ad esempio, Pordenone, Bologna e Cagliari, solo per citare alcuni casi, hanno mostrato cambiamenti significativi.
Un esempio emblematico è quello di Pordenone, dove l’attesa è passata da più di otto mesi, registrata in aprile, a soli due giorni a partire dal 12 novembre. Per i cittadini bolognesi, un appuntamento può ora essere fissato il giorno seguente, mentre sei mesi fa bisognava attendere oltre due mesi. Anche Cagliari ha visto un miglioramento, riducendo l’attesa da quattro mesi a un giorno. Questi dati offrono una visione incoraggiante della situazione, sebbene non tutti i cittadini possano ancora beneficiare allo stesso modo.
Nonostante i progressi ottenuti in molte località, le grandi città italiane continuano a fronteggiare tempi di attesa preoccupanti per il rilascio dei passaporti. Nelle città come Bergamo, Milano, Trento, Torino, Genova e Napoli, le attese rimangono considerevoli, con attese che variano da un mese fino a quasi sei mesi presso le varie questure e commissariati. A Napoli, ad esempio, l’attesa, sebbene ridotta da quasi tre mesi a poco più di un mese, continua a rappresentare una sfida per i cittadini. La situazione a Genova è migliorata, dopo periodi critici, ma l’attesa resta attorno ai due mesi.
Questi tempi di attesa più lunghi mettono a dura prova i cittadini e evidenziano come non tutte le aree del paese stiano beneficiando dell’accelerazione dei servizi. L’introduzione di un’agenda prioritaria e la possibilità di richiedere il passaporto anche presso gli uffici postali hanno contribuito in parte a questa accelerazione, eppure registrare un appuntamento continua ad essere un processo complicato per molti.
Il discorso sui tempi di attesa non può prescindere dai costi associati al rilascio del passaporto. Federico Cavallo, responsabile Relazioni esterne di Altroconsumo, ha sottolineato che le nuove misure introdotte a luglio hanno agevolato i cittadini, ma il nodo dei costi rimane critico. La possibilità di ottenere il passaporto negli uffici postali ha, in effetti, migliorato i tempi, ma ha anche comportato un aumento dei costi. Il prezzo totale è salito a 130,20 euro, un valore già tra i più alti in Europa.
Cavallo ha espresso preoccupazione riguardo al fatto che lo Stato non dovrebbe trasferire sui cittadini costi derivanti da inefficienze interne. Ha suggerito che una possibile soluzione possa essere quella di rendere i Comuni punti di accesso per il rilascio dei passaporti, come avviene in diversi altri paesi europei. Inoltre, ha sollevato questioni sulla necessità di semplificare il processo di pagamento, criticando l’attuale obbligo di recupero dei bollettini postali. A suo avviso, una maggiore digitalizzazione dei pagamenti sarebbe fondamentale per semplificare ulteriormente l’esperienza per i cittadini.
Proseguendo, Cavallo ha rimarcato l’importanza della tempistica non solo per l’appuntamento, ma anche per la ricezione fisica del passaporto. La situazione attuale richiede attenzione, e l’ente continuerà a monitorare i progressi, esigendo tempi certi da chi ha la responsabilità di garantire un servizio efficiente per tutti. Le sfide rimangono, ma i miglioramenti già registrati rappresentano una luce in fondo al tunnel per molti cittadini italiani.