Un episodio di intimidazione ha coinvolto il difensore del SSC Napoli, Juan Jesus, nei pressi della sua abitazione a Posillipo. L’atleta ha recentemente scoperto che ignoti malintenzionati hanno tentato di monitorare i suoi spostamenti mediante l’uso di geolocalizzatori satellitari, noti anche come airtags. Questi strumenti, disseminati nei dintorni del veicolo, suggeriscono un piano di furto dettagliato e premeditato, che ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei calciatori.
La scoperta dei geolocalizzatori
Nei giorni scorsi, Juan Jesus ha effettuato una scoperta inquietante: diversi airtags erano stati attaccati alla sua automobile, fissi con della colla. Secondo quanto riportato, i malviventi avrebbero sostituito i dispositivi di tracciamento in almeno tre o quattro occasioni nel corso dell’ultimo mese. Questo comportamento indica un tentativo sistematico di monitorare le abitudini dell’atleta per pianificare un’eventuale azione illecita. La presenza di queste tecnologie rappresenta non solo un attacco alla privacy, ma mette in luce la crescente utilizzo di strumenti avanzati da parte dei delinquenti.
La reazione del calciatore e della societÃ
L’allerta riguardante la situazione è stata immediatamente comunicata dalla stessa vittima alla SSC Napoli. Juan Jesus ha informato la società azzurra dei rinvenimenti delle apparecchiature, che hanno suggerito come il calciatore fosse sotto osservazione. Questo intervento tempestivo dimostra non solo la consapevolezza di Juan Jesus riguardo alla sua sicurezza, ma anche il supporto e l’attenzione della società verso i suoi atleti.
In risposta a questo allarmante sviluppo, Juan Jesus ha annunciato l’intenzione di presentare una denuncia presso il commissariato di Posillipo. La denuncia, che sarà formalizzata nelle prossime ore, segna un passo importante nel tentativo di riportare la situazione sotto controllo e consentire alle autorità di avviare un’indagine approfondita su quanto accaduto.
Le implicazioni sulla sicurezza dei calciatori
La tentata sottrazione dell’automobile di Juan Jesus non è un caso isolato. Negli ultimi anni, numerosi calciatori e figure pubbliche hanno subito attacchi simili, evidenziando l’emergere di nuove modalità di crimine che sfruttano la tecnologia per pianificare e realizzare furti. Questi eventi sollevano interrogativi sulla sicurezza e sul benessere degli sportivi, in particolare di quelli che, come Juan Jesus, vivono in zone residenziali di prestigio.
Le autorità locali e la SSC Napoli sono chiamate a rivedere le misure di sicurezza per garantire una maggiore protezione ai propri calciatori. In un contesto in cui la figura del calciatore è sotto i riflettori, è fondamentale che si attuino pratiche preventive per evitare ulteriori casi simili. La tecnologia, sebbene possa essere un vantaggio nella vita di tutti i giorni, si dimostra in questo caso anche come uno strumento di vulnerabilità , richiedendo una risposta adeguata da parte di chi ha il compito di proteggere le persone.