Tentato omicidio a Napoli: interrogatorio di garanzia per i fratelli Imparato, lotta per la vita dello zio

L’episodio violento che ha scosso la comunità di Napoli ha portato questa mattina all’interrogatorio di garanzia dei fratelli Raffaele e Salvatore Imparato, accusati di un tentato omicidio che ha comportato ferite gravi al loro zio, Ciro Gallo. La vicenda emerge da un contesto di dissidi familiari che ha culminato in un’aggressione violenta, con il coinvolgimento della giustizia chiara e determinata a fare piena luce sull’accaduto.

Dettagli dell’interrogatorio di garanzia

Le dichiarazioni dei fratelli Imparato

Nella mattinata di oggi, i fratelli Raffaele e Salvatore Imparato si sono presentati presso il carcere di Poggioreale per un interrogatorio di garanzia presieduto dal giudice per le indagini preliminari, Dott. Antonino Santoro. I due giovani, assistiti dall’avvocato Luigi Poziello, hanno avuto l’opportunità di chiarire la loro posizione in merito al tentato omicidio che ha visto protagonista il loro zio, Ciro Gallo. Entrambi hanno risposto alle domande del giudice, ammettendo parzialmente le loro responsabilità e delineando una versione dei fatti che potrebbe risultare decisiva nel corso dell’iter giudiziario.

Il tentato omicidio si colloca in un periodo di tensioni familiari non indifferenti, il che ha portato a una escalation di violenza. I dettagli precisi di questa dinamica verranno esaminati dalle autorità competenti, ma è chiaro che la rilevanza della loro testimonianza potrebbe influenzare l’andamento delle indagini. Sebbene abbiano parzialmente riconosciuto l’atto, i loro legali hanno già avviato una strategia difensiva mirata.

La violenza e le ferite subite da Ciro Gallo

Un’aggressione brutale e le conseguenze

L’atto violento che ha visto coinvolto Ciro Gallo si è consumato nel maggio 2023, momento in cui i due fratelli avrebbero aggredito l’uomo infliggendogli un totale di otto coltellate. Le ferite, di cui sette colpi al torace e uno al gluteo destro, sono state ulteriormente aggravate da colpi di martello violenti inferti al petto. La brutalità dell’aggressione ha richiesto un immediato intervento ospedaliero, senza il quale l’esito avrebbe potuto rivelarsi tragico.

Ciro Gallo è stato trasportato d’urgenza al Cto, dove è stato ricoverato in condizioni critiche. I medici hanno dovuto intervenire in modo tempestivo, eseguendo due delicati interventi chirurgici che hanno richiesto un lungo periodo di recupero. Attualmente, Gallo porta i segni indelebili di quella notte traumatica, tanto fisicamente quanto emotivamente. La sua lunga ripresa è stata segnata da tre settimane di ricovero e da un monitoraggio costante, evidenziando i rischi legati alla sua condizione.

La testimonianza chiave della moglie

Un aspetto significativo in questa complessa vicenda è rappresentato dalla testimonianza della moglie di Ciro Gallo. Essa ha confermato non solo la dinamica dell’aggressione, ma ha anche subito essa stessa un ferimento. Secondo quanto riportato, la moglie di Gallo è stata colpita ripetutamente in faccia con un martello, riportando traumi seri e importanti. Questa testimonianza si rivela cruciale per le indagini, non solo per identificare i colpevoli, ma anche per fornire un quadro più ampio della violenza familiare che ha caratterizzato questa situazione.

La cooperazione della testimonianza della moglie potrebbe risultare determinante nell’attribuire responsabilità diretta e nel delineare il contesto in cui si è svolto il fatto di sangue. Le forze dell’ordine continuano a raccogliere prove e testimonianze per garantire che venga fatta giustizia in un caso che ha scioccato la comunità locale e ha portato a un acceso dibattito sui temi della violenza domestica e dei conflitti familiari.

Published by
Redazione