Un episodio di violenza scioccante si è verificato a Verbania, dove un uomo è stato arrestato dopo aver attaccato la sua ex compagna con acido muriatico. La drammatica aggressione, avvenuta in un’attività commerciale, ha attirato l’attenzione della polizia e dei cittadini, portando a un intervento tempestivo che ha salvato la vittima. Questa vicenda solleva interrogativi sulla violenza domestica e sull’importanza delle misure di protezione per le vittime.
Le fasi dell’aggressione
Nel primo pomeriggio di ieri, la centrale operativa del 112 ha ricevuto una segnalazione di aggressione a Verbania. Gli agenti dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico sono intervenuti prontamente, trovando un clima di paura e confusione all’interno del negozio della vittima. Testimoni che si trovavano nei dintorni hanno indicato un sessantenne come l’autore dell’aggressione avvenuta pochi istanti prima. L’uomo, visibilmente alterato, era entrato nel locale armato di due bottiglie di acido muriatico, pronto a infliggere gravi danni alla donna.
Quando gli agenti sono arrivati, la scena era già drammatica: l’uomo stava tentando di colpire la vittima al volto con il pericoloso liquido. È emerso che, pur avendo avuto in passato minacce, la vittima non aveva mai avvertito le autorità , sottovalutando i reali rischi dell’ex compagno. L’aggressore ha anche utilizzato un rasoio, mostrando una violenza inaudita e intenzioni chiare di provocare gravi lesioni. Le urla disperate della donna hanno attirato l’attenzione di alcuni clienti di un bar vicino, che, comprendendo la gravità della situazione, si sono immediatamente precipitati in aiuto.
L’intervento dei testimoni e della polizia
Grazie al coraggio dei testimoni presenti, la situazione è stata stroncata prima che potesse avere esiti catastrofici. Dopo aver forzato la porta del bagno nella quale l’uomo stava trascinando la vittima, i clienti del bar sono riusciti a separare la donna dall’aggressore. Durante il tumulto, il sessantenne ha minacciato anche gli intervenuti, brandendo l’acido per spingerli a ritirarsi e lasciarlo solo con la vittima. Tuttavia, il forte spirito di solidarietà ha prevalso e, grazie all’azione congiunta dei presenti, è stata evitata una possibile tragedia.
Quando la polizia ha fatto il suo ingresso, l’uomo è stato immediatamente arrestato. I poliziotti hanno prestato soccorso alla donna, che è apparsa visibilmente sconvolta e spaventata. La richiesta di un’ambulanza è stata immediata e il personale medico ha fornito le necessarie cure alla vittima, che, nonostante lo shock, ha avuto la forza di raccontare gli eventi accaduti poco prima.
Le dichiarazioni della vittima e le conseguenze legali
Dopo essere stata soccorsa, la donna ha rivelato che la loro relazione era terminata un mese fa e che, durante il loro tempo insieme, l’uomo le aveva proferito minacce di seri danni, incluso l’utilizzo di acido. La vittima ha spiegato di non aver mai presentato denuncia, poiché non credeva realmente che l’uomo potesse passare alle vie di fatto. Questa situazione riflette una problematica più ampia relativa alla sottovalutazione delle minacce in contesti di violenza domestica e alla difficoltà per le vittime di vedere riconosciuta la loro condizione.
L’aggressore ora si trova in carcere, accusato di tentativo di deformazione dell’aspetto mediante lesioni permanenti al viso, reato definito dall’articolo 583 quinquies, introdotto nel codice penale nel 2019 in seguito a interventi specifici sulla violenza di genere. Questo caso segnala l’urgenza di una maggiore attenzione e protezione per le vittime di violenza, sottolineando la necessità di una cultura di denuncia e di supporto per coloro che vivono situazioni simili. La tragedia di Verbania non è solo un caso isolato, ma rappresenta un allarme per l’intera società .