Terremoto nei Campi Flegrei: due scosse tra Pozzuoli e Napoli la domenica prima di Natale

Un evento sismico ha interessato nei giorni scorsi i Campi Flegrei, regione vulcanica situata nella provincia di Napoli, portando preoccupazione tra i residenti. L’epicentro delle scosse è stato localizzato nella zona della Solfatara, una spaccatura geologica famosa per la sua attività vulcanica. Questo fenomeno ha incassato l’attenzione della popolazione, soprattutto considerando l’epoca festiva, quando le famiglie si riuniscono per prepararsi alle celebrazioni natalizie.

Dettagli delle scosse sismiche

Nella serata di domenica 22 dicembre, i Campi Flegrei hanno registrato due scosse di terremoto, anche se di lieve intensità. La prima, di magnitudo 1.7, si è verificata alle 20:56, seguita a breve da una seconda scossa che ha raggiunto una magnitudo di 1. A completare il quadro, si sono manifestate altre tre scosse nei trenta minuti successivi, tutte di intensità inferiore al grado della scala Richter. La sequenza sismica ha reso il clima di festa dell’ultima domenica prima di Natale più teso e ha catturato l’attenzione di geologi e utenti dei media.

Avvertimenti e percezioni tra la popolazione

La scossa principale è stata avvertita in vari comuni limitrofi, non solo a Pozzuoli e nei Campi Flegrei ma anche nelle aree di Bagnoli e Fuorigrotta a Napoli, creando un generale stato di allerta. Molte persone hanno riportato attraverso social media e conversazioni personali la loro esperienza al momento del sisma, sottolineando l’ansia e la sorpresa causate dall’evento. Tali situazioni, anche se di intensità lieve, richiamano l’attenzione sulla vulnerabilità delle aree sismiche, richiedendo informazione e preparazione adeguata da parte della comunità.

La geologia della zona e il ruolo della Solfatara

I Campi Flegrei sono conosciuti per la loro natura vulcanica e la loro storia sismica. La Solfatara, in particolare, è un cratere vulcanico attivo che si caratterizza per la presenza di fumarole e sorgenti termali. Il movimento dei terreni e le scosse registrate sono spesso il risultato di processi geologici tipici di un’area di grande instabilità, che deve costantemente essere monitorata. Il bradisismo, il sollevamento e l’abbassamento del suolo che si verifica in questa zona, rende necessaria la continua osservazione sia da parte degli esperti che dei cittadini, per garantire la sicurezza nella vita quotidiana.

La recente serie di scosse ha messo in evidenza l’importanza della preparazione alle emergenze e della consapevolezza pubblica riguardo ai fenomeni naturali. Le autorità e gli esperti si sono affrettati a comunicare che, sebbene le scosse siano state modeste, il monitoraggio sismico rimane essenziale al fine di mantenere la popolazione informata e preparata per eventuali eventi futuri.

Published by
Valerio Bottini