I Campi Flegrei tornano a tremare, generando apprensione tra i residenti dei quartieri di Napoli e Pozzuoli. La mattina di sabato 12 ottobre 2024, un terremoto di magnitudo 2.5 ha colpito la zona, con epicentro localizzato in mare, vicino Bagnoli. Le scosse, che fanno parte di un’attività sismica in corso nella regione, sono state avvertite in diverse aree occidentali della città.
Dettagli sull’epicentro e magnitudo del terremoto
Nella mattina di sabato, alle 06:54, un evento sismico ha avuto origine in mare, a pochi chilometri dalla costa di Bagnoli. La profondità del terremoto è stata di circa 3 chilometri, il che ha permesso che la scossa fosse percepita con chiarezza nelle comunità limitrofe, in particolare a Pozzuoli, Bacoli e nei vari quartieri di Napoli occidentale, come Fuorigrotta, Pianura e Posillipo. La presenza di una scossa di magnitudo 2.5, benché non devastante, ha suscitato una certa inquietudine tra i cittadini, rendendo evidente la storia geologica attiva della zona.
Questa scossa si è verificata poche ore dopo un altro terremoto registrato nella serata di venerdì 11 ottobre, con magnitudo 2.3 e epicentro nella zona della variante Solfatara a Pozzuoli. La seconda scossa ha avuto una profondità di 2 chilometri e riscontrata a partire dalle 20:53. L’attività sismica dei Campi Flegrei è di particolare rilevanza scientifica, considerando che questo è un’area vulcanica attiva, e il monitoraggio costante diventa cruciale per la sicurezza pubblica.
Testimonianze e reazioni della popolazione locale
Gli abitanti delle zone travolte dalla scossa hanno immediatamente condiviso le loro esperienze. Molti hanno descritto il forte boato che ha preceduto il tremore del terreno. A Pozzuoli, le aree più colpite includono rione Toiano, parco Bognar e Monterusciello. Anche comuni limitrofi come Bacoli, Baia e Fusaro hanno avvertito la scossa. Gli abitanti hanno segnalato una percezione di un tremore prolungato che ha comportato una sensazione di instabilità.
L’eco della scossa si è propagato anche fino a Napoli, causando stress tra i residenti di quartieri come Agnano e Pianura. Le testimonianze riportano che gli eventi sismici, sebbene non di grande magnitudo, possono colpire la psiche delle persone abituate alla tranquillità. A seguito dell’attivazione dei sensori sismici, l’Osservatorio Vesuviano ha avviato analisi approfondite per esaminare l’andamento dell’attività vulcanica e sismica nella regione.
Monitoraggio e precauzioni in corso
La rilevanza di questi eventi sismici ha spinto le autorità e le istituzioni scientifiche a mantenere un rigoroso monitoraggio dell’area. Si invitano i cittadini a rimanere informati e ad attenersi alle linee guida di sicurezza in caso di eventi sismici. I tecnici dell’Osservatorio Vesuviano hanno dichiarato che la rete sismica continua a registrare le attività, mentre esperti di vulcanologia in tutto il mondo osservano con attenzione l’andamento delle scosse.
L’attenzione resta alta, non solo per la sicurezza dei residenti, ma anche per la valutazione dello stato del vulcano. I Campi Flegrei, noti per la loro storia di attività esplosiva e per le potenzialità di eruzioni, richiedono un’approfondita vigilanza. Con gli eventi recenti, il panorama sismico della zona è tornato a farsi intenso, richiamando l’attenzione anche di esperti e istituzioni locali.