Le preoccupazioni tra i negozianti del centro storico di Napoli aumentano in vista del G7 Difesa, che si svolgerà da oggi fino a domenica. La sospensione temporanea dei dehors nelle zone di piazza Bovio e via Depretis, annunciata dal Comune, alimenta i timori per possibili tensioni legate a manifestazioni di protesta. Eventi di questa portata, spesso accompagnati da manifestazioni, mettono a rischio la tranquillità e la redditività delle attività commerciali.
Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti di Napoli e Campania, esprime preoccupazione riguardo alla gestione della sicurezza durante il vertice. Secondo Schiavo, l’allerta nel territorio indica che eventi di tale importanza possano facilmente sfuggire al controllo. Riferendosi agli scontri avvenuti in occasione di manifestazioni recenti, come il corteo pro Palestina a Roma, Schiavo sottolinea come i commercianti stiano affrontando una situazione precaria. «È doloroso vedere i negozianti costretti a chiudere le loro attività per l’arrivo di questi leader mondiali», afferma.
Inoltre, Schiavo suggerisce di considerare alternative logistiche per il G7, organizzandolo in luoghi più idonei che non danneggerebbero il commercio locale e non creerebbero disagi ai turisti, che rappresentano una fonte di guadagno cruciale per l’economia cittadina. La preoccupazione non è infondata: una giornata di attesa per la sicurezza può tradursi in perdite economiche significative per i commercianti, già provati da circostanze avverse.
Massimo Di Porzio, presidente di Confcommercio Napoli, condivide le inquietudini di Schiavo e esprime timore in relazione alla manifestazione di protesta programmata per domani. L’ansia tra i commercianti aumenta poiché nessuno può prevedere come si svilupperanno gli eventi. «Quello che ci preoccupa di più», sottolinea Di Porzio, «sono le conseguenze economiche. Se dovessero verificarsi atti vandalici, gli imprenditori non solo subirebbero un calo nelle vendite, ma potrebbero ritrovarsi con le vetrine danneggiate, una prospettiva che spaventa».
A fronte di ciò, un’ordinanza del sindaco di Napoli prevede la sospensione delle autorizzazioni per l’occupazione del suolo pubblico in specifiche zone durante il G7. Questa decisione mette ulteriormente a rischio l’attività commerciale, in particolare nei giorni di maggiore affluenza turistica. Infatti, è stato osservato che Napoli ha già ospitato altri vertici G7 negli ultimi mesi, rendendo la situazione insostenibile per i commercianti, che non riescono a pianificare efficacemente le loro attività.
La situazione è ulteriormente complicata dalla programmazione di una contro-manifestazione, prevista per domani pomeriggio. Antonio Della Notte, presidente di Aicast, evidenzia la necessità di rivedere la localizzazione di tali eventi, che comportano difficoltà oggettive per il traffico e per l’accessibilità delle attività commerciali. «Riteniamo che sia arrivato il momento di rivalutare dove e come si svolgono questi eventi di grande rilevanza», afferma.
Alfredo Catapano, presidente del centro commerciale Corso Umberto, esprime la sua speranza che non si verifichino episodi di violenza. I comportamenti disordinati, infatti, potrebbero ricadere pesantemente sugli esercenti, che non hanno alcuna responsabilità nelle diatribe politiche o sociali. Nonostante il clima di tensione, i negozi resteranno aperti, in quanto il sabato rappresenta un giorno cruciale per gli affari, con alcuni proprietari già pronti a prendere decisioni drastiche qualora la situazione si deteriorasse ulteriormente.
La combinazione di eventi di grande impatto come il G7 Difesa e le manifestazioni di protesta richiede una gestione attenta, non solo per garantire la sicurezza pubblica, ma anche per proteggere le attività commerciali che contribuiscono in modo sostanziale all’economia della città.