La Titanus rappresenta un pezzo fondamentale della storia del cinema italiano, avendo gettato le basi per l’industria cinematografica nostrana. Fondata da Gustavo Lombardo a Napoli nel 1904, è stata pioniera in molte delle evoluzioni che il settore ha vissuto nel corso del XX secolo. Con oltre un secolo di attività, la Titanus ha prodotto opere iconiche e ha segnato profondamente la cultura cinematografica italiana. In questo articolo, esploreremo le origini, le trasformazioni e i momenti chiave che hanno caratterizzato la Titanus fino ai nostri giorni.
Le origini della Titanus: un sogno che diventa realtà
Nel 1904, un giovane Gustavo Lombardo abbandonò gli studi di giurisprudenza per dare vita a un sogno. Partendo da una piccola impresa di distribuzione e noleggio di film a Napoli, Lombardo colse l’opportunità che il nuovo medium cinematografico offriva. Il cinema, appena iniziato a esplodere grazie ai pionieri come i Lumière, si rivelò per lui un’affascinante avventura. Dopo pochi anni, nel 1907, Lombardo trasformò la sua impresa in una filiale della Itala Film di Torino. Tuttavia, non si fermò qui: realizzò una nuova azienda, la Società Italiana Gustavo Lombardo Anonima , conquistando la distribuzione del primo lungometraggio italiano, “L’Inferno”, prodotto da Giuseppe De Liguoro nel 1911.
Lombardo non limitò le sue ambizioni al Sud Italia. Sotto la nuova insegna di Monopolio Lombardo, aprì una filiale a Milano, dove si avviò la distribuzione delle prime opere di Charlie Chaplin in Italia. Con l’aumento degli incassi, Lombardo decise di fondare una vera e propria casa di produzione, dando vita alla Teatro-Lombardo Film. La prima pellicola in produzione fu realizzata nel 1916, grazie al drammaturgo Roberto Bracco, il cui lavoro rappresentò un precursore del neorealismo.
Leda Gys: dall’amore alla carriera cinematografica
Il 1919 segnò un cambiamento non solo per l’azienda, ma anche nella vita personale di Gustavo Lombardo. Dopo aver acquisito la Polifilm, fondò la Lombardo Film e si innamorò di Leda Gys, una delle attrici più promettenti sotto contratto dell’etichetta. Leda, il cui vero nome era Giselda Lombardi, era già fidanzata con il poeta Trilussa, ma la loro relazione si concluse quando si innamorò di Lombardo.
Questo amore si intrecciò con la carriera di Leda, che divenne protagonista di molti film di successo della Lombardo Film, molti dei quali riprendevano storie e tematiche partenopee. Tra i titoli di maggior rilevanza vi sono “Vedi Napule e po’ mori!” e “La fanciulla di Pompei”. Leda Gys interpretò oltre ottanta film, contribuendo a rendere la Titanus una casa di produzione di riferimento per il pubblico, compresi gli emigrati italiani in America, attirandoli con storie che parlavano della loro terra d’origine.
L’ascesa e la trasformazione della Titanus
Il 1928 è un anno cruciale per la Titanus, segnando la trasformazione della Lombardo Film in Titanus, e il trasferimento della sede a Roma. Questa mossa accade in un momento in cui il regime fascista cercava di centralizzare l’industria cinematografica italiana a Roma, incoraggiando il sonoro e l’emergere di attori simbolo come Totò, nel suo primo film “Fermo con le mani!” del 1937. La Titanus quindi si affermò come uno dei punti di riferimento del cinema italiano.
Negli anni successivi, la Titanus produsse opere che definirono la commedia all’italiana e il neorealismo, coinvolgendo registi e attori di talento, tra cui Loren, Mastroianni, Visconti e molti altri. Film storici come “Il Gattopardo” e “Le quattro giornate di Napoli” sono solo alcuni esempi di capolavori creati da questa storica casa di produzione. Recentemente, nel 2010, Tornatore ha realizzato “L’ultimo gattopardo – Ritratto di Goffredo Lombardo”, un omaggio a questa eredità.
Oggi, il testimone è passato al figlio Guido, che ha l’obiettivo di celebrare la storia della Titanus a Napoli, continuando così una tradizione che ha radici profonde nel miglior cinema italiano. Con il compimento del 120esimo anniversario, la Titanus continua a rappresentare un simbolo della cultura cinematografica e della creatività italiana, portando avanti una tradizione che affonda le sue radici negli anni d’oro del cinema.